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Porta a Porta mai citato nelle celebrazioni Rai: Bruno Vespa va via indignato


Il giornalista ha rilasciato una nota stampa in cui spiega per quale motivo se n'è andato via da quell'evento a Roma

Patrizia Chimera

6 ottobre – 16:52 – MILANO

Un Bruno Vespa indignato e arrabbiato ha scritto nella mattinata di oggi, domenica 6 ottobre 2024, una nota stampa, per esprimere tutto il suo disappunto dopo aver partecipato nella serata di sabato alle celebrazioni dedicano a radio e televisione italiana. Evento che si è svolto a Roma, presso Palazzo dei Congressi. Per quale motivo se n'è andato via infuriato? Perché durante questi festeggiamenti per la Rai nessuno ha mai citato il suo programma storico, Porta a porta.

l'indignazione di bruno vespa

In una nota il giornalista Rai ha spiegato perché ha deciso di andarsene via dall'evento che si è svolto sabato 5 ottobre a Palazzo dei Congressi a Roma. Il suo programma Porta a Porta non è mai stato citato. “Ieri sera al Palazzo dei Congressi ho abbandonato la celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione indignato per il trattamento riservato a Porta a porta”.

Nella nota diffusa in mattinata, Bruno Vespa ha espresso tutta la propria rabbia: perché la sua celebre trasmissione non è mai stata menzionata nella serata in cui si celebrava il servizio pubblico? Del resto si tratta di un programma storico, che va avanti dal 1996 e che ha superato le 3460 puntate.

non una parola su porta a porta

Il conduttore ha sottolineato che sono stati ricordati grandi trasmissioni che hanno fatto la storia della Rai. Ma nessuno ha pensato al suo programma. “Accanto al doveroso omaggio a monumenti dell'informazione televisiva come il Tv7 di Sergio Zavoli e il Quark di Piero Angelasono stati ricordati giustamente tra gli altri programmi Miscelatore di Giovanni Minoli e Chi l'ha visto dalla compianta Donatella Raffai all'attuale conduttrice Federica Sciarelli. Non una parola, né una immagine sui 30 anni di Porta a porta”.

Amareggiato per quanto accaduto, la sua polemica è andata avanti anche sui social con un messaggio forte nei confronti del servizio pubblico italiano: “Cambiano le stagioni, ma l'anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte“.







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