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Elezioni in Tunisia: Saied fa il pieno voti ma l’affluenza è la più bassa dalla primavera araba


Se gli exit poll diffusi alla chiusura dei seggi saranno confermati, il presidente tunisino uscente, Kais Saiedotterrà una riconferma, tanto ambita quanto scontataalla massima carica dello Stato con una percentuale schiacciante di consenso di oltre l'89%. Ma per il leader che ha rimesso in carreggiata il paese nord africano dopo la rivoluzione araba del 2011 e una stagione d'instabilità politica scandita dalla minaccia terroristica, si profila nonostante tutto un trionfo dal sapore decisamente amaro.

(Reuters)

L'affluenza alle urne, uno degli indicatori chiave di consenso e di legittimazione del potere, lo ha punito severamente: meno del 30% degli aventi diritto si è recato alle urne. Solo il 27,7% dell'elettorato ha scelto di partecipare a quest'elezione presidenziale,

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Il presidente dell'Isie, l'ente elettorale, Farouk Bouaskerha derubricato il problema dell'astensionismo (nel 2019 l'affluenza aveva sfiorato un ragguardevole 45%) giudicando la partecipazione al voto di domenica “rispettabile”. Ma agli osservatori e ai media del Paese non è sfuggito che questo è stato il tasso di partecipazione elettorale più basso registrato da quando la Tunisia ha avviato, piena di speranze, la sua primavera araba sulla scia di un movimento popolare favorevole all'introduzione dei diritti e la democrazia nel Paese.

Erano solo due gli sfidanti “sopravvissuti” alla selezione dei candidati imposta dall'Isie: l'imprenditore ed ex deputato del partito liberale Azimoun, Ayachi Zammeltuttora in carcere per aver potenzialmente falsificato le firme raccolte per candidarsi, avrebbe raccolto il 6,9% dei voti, mentre il segretario del Movimento del Popolo, Zouhair Maghzaouiavrebbe chiuso raccogliendo solo il 3,9% dei consensi.



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