Giocatore del Como squalificato 5 giornate per razzismo. Ma la punizione la becca… il Cesena
Marco Curto se la prese con un avversario sudcoreano del Wolverhampton in un'amichevole estiva. Il caso esplose subito e ora la Fifa ha fermato il difensore, che però nel frattempo ha cambiato squadra
Si è concluso con una squalifica di 10 giornate (ridotte a cinque) il procedimento della Fifa contro il difensore di proprietà del Como Marco Curto. Il 25enne ora in prestito al Cesena è stato ritenuto colpevole di “comportamento discriminatorio” nei confronti dell'attaccante sudcoreano dei Wolverhampton Hwang Hee-chan.
che cosa è successo
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L'episodio risale allo scorso luglio quando Curto, nel corso di un'amichevole del Como a Marbella (Spagna) dopo uno scontro di gioco e il successivo parapiglia, secondo i media britannici avrebbe detto a un compagno di squadra, riferendosi all'avversario sudcoreano: “Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan”. Dopo la partita i Wolves hanno presentato reclamo alla Federcalcio italiana e alla Uefa, che aveva annunciato di non poter agire perché non era una partita ufficiale. La Federcalcio coreana ha segnalato l'incidente alla Fifa e oggi è arrivata la squalifica. “Il giocatore Marco Curto è stato ritenuto responsabile di comportamento discriminatorio e sanzionato con una sospensione di 10 partite”, ha affermato un portavoce della Fifa. “La metà della squalifica è sospesa per un periodo di prova di due anni. Al giocatore viene ordinato di prestare servizi alla comunità e di sottoporsi a formazione e istruzione presso un'organizzazione approvata dalla Fifa”. Una settimana dopo la partita con i Lupi Curto è passata in prestito per una stagione al cesena.
le reazioni
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“La sospensione invia un messaggio chiaro che il razzismo ei comportamenti discriminatori non saranno tollerati nel calcio o nella società”, ha affermato il direttore tecnico dei Wolves Matt Wild. “I lupi saranno sempre fermamente contrari a razzismo e discriminazione in qualsiasi forma”.
Gazzetta dello Sport
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