Noi, i lettori e un’idea di Paese senza rancore
I lettori li riconoscono per strada, da come si muovono, da come guardano, da come parlano. E del resto se un giornalista non sa come sono fatti i suoi lettori, il giornale non si può fare. Queste parole ascoltate tante volte nei corridoi della redazione mi sono venute in mente ieri mentre tornavo a casa, a Repubblica.