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Monopattini elettrici: no all’obbligo di casco per i maggiorenni


Il consiglio di Stato ha respinto l'appello del comune di Firenze in merito al provvedimento, risalente ad agosto 2021, che prevedeva l'estensione dell'obbligo di utilizzo del casco per i monopattini elettrici anche ai maggiorenni

Marco Bruckner

8 ottobre – 20:00 – MILANO

Una sentenza del consiglio di Stato ha ufficializzato annullato il provvedimento con cui il comune di Firenze, nell'agosto del 2021, estese l'obbligo di utilizzo del casco alla guida dei monopattini elettrici anche ai maggiori di 18 anni. Palazzo Spada ha infatti respinto l'appello presentato dal comune toscano. La decisione di estendere tale obbligo fu presa nel dicembre del 2020 dall'allora sindaco di Firenze, Dario Nardella. In seguito un racconto provvedimento due aziende di sharing di monopattini elettrici fecero ricorso al Tar, che annullò il provvedimento, rilevando l'incompetenza del sindaco ad adottarla: i giudici sottolinearono che tale decisione spettava al Dirigente della Direzione mobilità dell'amministrazione toscana. Quest'ultimo decide di confermare l'estensione dell'obbligo; la deliberazione fu impugnata, con il Tar che decise ancora una volta per l'annullamento. Il comune fiorentino fece dunque appello contro questo pronunciamento, appello che però è stato ritenuto infondato dal consiglio di Stato. Andiamo a scoprire perché.

la spiegazione della sentenza

Il consiglio di Stato ha sottolineato il “difetto di potere” da parte dell'organo emanante, ovvero il comune, circa la decisione di estendere l'obbligo di utilizzo del casco alla guida di monopattini elettrici anche ai maggiorenni. Il comune di Firenze ha posto a fondamento giustificativo del provvedimento impugnato le previsioni normative presenti nel Codice della strada. Il consiglio di Stato ha però evidenziato che nessuna di queste previsioni autorizza l'adozione di un provvedimento del genere. Questo il testo della sentenza emessa a palazzo Spada: “Nessuna delle citate previsioni normative autorizza l'adozione di un provvedimento di tal fatta, è evidente il difetto di potere da parte dell'organo emanante, dovendo l'alto e nobile intento di evitare incidenti stradali coordinarsi con la normativa statale (e segnatamente: il Codice della strada) in tema di circolazione stradale che non assegna in alcun modo ai Comuni il potere di imporre l'adozione di caschi protettivi in ​​sede di utilizzo di monopattini (o qualsiasi mezzo) a due ruote) sul territorio comunale La qual cosa è tanto più vera se si considera che quella della sicurezza (tra i quali rientra anche quella stradale) è una materia devoluta alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, che la esercita pertanto con l'adozione. di norme valevoli su tutto il territorio nazionale, e che per tale ragione non può essere delegata alle Regioni e agli altri enti territoriali, pena la frammentazione, su base locale, di un tessuto di regole che deve invece rimanere unitario”.





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