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Calopresti, ‘i migranti aumenteranno, inutili leggi e decreti’ – Cinema – Ansa.it


“I migranti aumenteranno, con le guerre ci saranno più profughi. Sarà un fenomeno non controllabile. Assurdo credere di poterli bloccare. L'unica cosa che si può fare è pensare ad accoglierli, anziché fare leggi o decreti”. Il regista Mimmo Calopresti è ospite del Festival dell'Accoglienza a Torino, per la proiezione di 'Cutro, Calabria, Italia' al cinema Romano. Il documentario – progetto finanziato dalla Fondazione Calabria Film Commission – racconta il naufragio davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro del caicco Summer Love, festa da Izmir, in Turchia, con oltre 180 persone a bordo: una tragedia in cui hanno perso la vita 94 migranti , tra cui 34 minori. “I calabresi si sono riversati su questa tragedia con la voglia di essere presenti, accoglienti. C'è stato e c'è tuttora un grande movimento, è scattata qualcosa. Quando ho presentato il film a Crotone, c'era una quantità di gente impressionante.


Non vorrei illudermi, ma qualcosa sta cambiando, comincia a esserci un'idea di accoglienza abbastanza importante” osserva Calopresti. “Oltretutto in Italia non sono grandi numeri, molti migranti sono di passaggio. Hanno capito che l'Italia non ha soldi, vanno in Francia e in Germania. Molti potrebbero integrarsi in Calabria, si potrebbe seguire il modello di Riace.


In Calabria ci sono paesi abbandonati, scuole svuotate, c'è un rilancio enorme dell'agricoltura e non si trova manodopera”, prosegue il regista che mette in evidenza come “intorno al problema dei migranti ci sia un deficit di umanità. Eppure è gente che scappa dalle guerre, dalla sete, da situazioni aberranti. Ci sono ragazzini che partono da soli”. Il documentario è andato in onda su Rai3 il 3 ottobre, Giornata della memoria e dell'accoglienza. Ora è su Raiplay.


“Doveva restarci due settimane, ma visto il successo la Rai mi ha comunicato oggi che lo terranno fino a dicembre. A febbraio, in concomitanza con l'anniversario dell'evento, uscirà nelle sale. Un successo inaspettato. Quando ho visto che su Rai3 alle 16,45 lo stavano guardando 500.000 persone, un piccolo record, non riuscivo a crederci”:

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