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Sinner batte Shelton, è nei quarti di finale a Shanghai


Jannik Sinner avanza ai quarti di finale di Shanghai, penultimo Masters 1000 della stagione. Si libera della mia vagante Ben Sheltonricordandogli chi è al comando della classifica. 6-4, 7-6 il punteggio, e un'altra tappa del cammino dell'azzurro verso il miglioramento. Per la matematica, quest'anno Sinner ha raggiunto i quarti di finale in ogni torneo disputato. Che continuità.

Sinner e l'attimo da cogliere

Ma quella contro Shelton era una di quelle partite che mettono a dura prova la pazienza. Che fingono l'attesa, il saper cogliere il momento giusto. Per Jannik Sinner questo contro l'americano era esattamente una di quelle, perché quando giochi con un rivale potente, che nel servizio ha il suo colpo migliore, devi essere solo attento a cogliere l'attimo.

Ben Shelton (afp)

Shelton infallibile al servizio ma punito

E' accaduto così nel primo set, dove Shelton – pensa – ha servito il 95% delle sue prime palle di battuta. Incredibile. Ancor di più se si aggiunge che nei suoi cinque turni di servizio lo ha tenuto a zero. Ossia, Sinner non ha fatto un punto. Ma, nell'unica occasione, lo ha punito. Solo quattro punti sul servizio di Shelton, tutti nello stesso gioco. Con break, e set conquistato 6-4. Questa si chiama autorevolezza.

Tre balle break cancellate nel sesto gioco

E il secondo set? Uguale, come andamento. Shelton non si è disunito, ha continuato a martellare con le prime e il dritto. E l'azzurro ha tenuto botta, addirittura si è trovato 0-40 sul suo servizio – sul 2-3 – ma gli ha annullato la chance. Sette palle break annullate. Dunque, non poteva che esserci tie-break. E, come detto, in tutte le sfide precedenti, c'è sempre stato un tie-break. L'unica volta che lo vinse l'americano, la prima volta che si affrontavano e proprio a Shanghai nel 2023 (sempre negli ottavi), si prese anche il match. Ma è stata l'unica volta. Poi Sinner lo ha respinto sempre, per le successive tre volte.

(afp)

Ora uno tra Medvedev e Tsitsipas

Ed è stato così anche stavolta: paradossalmente il tie-break dovrebbe teoricamente favorire chi serve meglio, chi ha più potenza. Ma con Sinner le variabili si invertono, e infatti è volato ai quarti lasciandogli solo un punto. Statisticamente può servire aggiungere che, dalla sconfitta (vendicata, adesso) dell'anno scorso, il numero uno del mondo non ha mai più concesso set al giovane mancino americano. Un'altra prova di prova, di resilienza e di leadership. Adesso, nei quarti, uno tra Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas.



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