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A Wembley la Grecia fa la storia: vittoria meritata contro l’Inghilterra e dedica a Baldock


A Londra finisce 2-1 per gli ellenici. Bellingham illude, ma l'eroe della serata è Vangelis Pavlidis. Gol al minuto 93' e festa in campo in ricordo del giocatore del Panathinaikos




Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

10 ottobre 2024 (modifica alle 23:45) -LONDRA

Doveva essere il festival del gol a Wembley, col ct dell'Inghilterra Lee Carsley che tira fuori il Guardiola che è in lui e senza l'infortunato Harry Kane si inventa un attacco con Saka, Foden, Bellingham e Gordon più Palmer a supporto. Invece diventa la festa della Grecia, che per la prima volta nella sua storia segna un gol e vince nel mitico stadio di Londra e vince 2-1 il confronto di Nations League, trovando la rete decisiva al minuto 93' con Vangelis Pavlidis, l' eroe della serata, dopo che Jude Bellingham aveva dato ad una pessima Inghilterra il pari all'87'. I Tre Leoni escono tra i fischi, la Grecia dedica questa sua notte storica a Giorgio Baldockil difensore 31enne trovato morto ieri sera nella sua casa di Atene. Pavlidis dopo l'1-0 si era tolto il lutto dal braccio e lo aveva mostrato a tutti, prima di correre verso la panchina con i compagni per mostrare la maglia numero 2 col nome Baldock scritto sopra.

il flop

La Grecia ha meritato di vincere: ha segnato cinque volte, anche se solo il secondo e il quinto sono stati convalidati, e non ha mai giocato come una squadra che nella sua storia non aveva mai segnato a Wembley, figuriamoci vincere. Pavlidis è l'eroe, ma la squadra di Jovanovic, che in Nations League ora viaggia con 3 vittorie su tre, ha giocato tutta nettamente meglio di quella di Carsley. Il ct ancora ad interim ci ha messo del suo: Bellingham falso 9 e tutti quei creativi alle sue spalle sono stati azzardo che non ha funzionato, mandando in confusione la squadra migliorata leggermente quando dopo un'ora di gioco è entrato Ollie Watkins. Bellingham e Foden hanno finito per pestarsi i piedi, Palmer arretrato accanto a Rice dietro di loro si è perso tra l'istinto di attaccare e la necessità di difendere. Tutte cose su cui riflettere, non solo in vista della partita di domenica in Finlandia ma del futuro. Anche di quello di Carsley, che a settembre aveva conquistato tutti ma che resta un ct con un futuro incerto. Il futuro della Grecia invece è più chiaro: domenica ospita l'Irlanda con 3 vittorie su tre fin qui in Nations League e un successo a Wembley da appuntarsi al petto come una medaglia.

le altre

Nel girone B, oltre a Inghilterra-Grecia, si sono giocate altre tre partite. Al Raiffeisen Arena di Linz i giocatori della nazionale austriaca hanno conquistato tre punti contro il Kazakistan. Un 4-0 netto per Posch e compagni che hanno trovato la porta con grande facilità. A secco però è rimasto il nerazzurro Marko Arnautovic, subentrato al 62esimo. Alla Finlandia non basta la rete di Pohjanpalo al 17' del primo tempo per vincere contro l'Islanda. L'eroe della serata è Robbie Brady, che prima serve l'assist per il pareggio a Scales, e poi segna la rete della vittoria a tempo quasi scaduto. Nella sfida tra Norvegia e Slovenia a salire in cattedra è il solito Erling Haaland con una doppietta nella sfida vinta per 3-0. Con questi due gol l'attaccante del Manchester City sale a quota 34 in 36 presenze e scrive un altro record: è il miglior marcatore di sempre nella storia della nazionale norvegese. Nel Girone C la Macedonia del Nord a Riga travolge la Lettonia per 3-0. A chiudere una partita mai in discussione ci ha pensato al minuto 93' l'ex Napoli Eljif Elmas, adesso al Lipsia. A Torshavn la nazionale delle Isole Faroe vede sfumare la vittoria contro al 93' con il gol del definitivo 2-2 dell'Armenia. E infine nel girone D la Moldavia supera 2-0 Andorra con il gol nel primo tempo di Artur Ionita, centrocampista ex Verona e Cagliari, e la marcatura nei minuti di recupero dell'attaccante Maxim Cojocaru. Dopo la storica vittoria contro il Liechtenstein, San Marino torna in campo a Gibilterra, ma questa volta l'impresa non c'è: a spegnere l'entusiasmo dei Titani ci ha pensato la marcatura di Britto nel secondo tempo.







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