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A Enna fedeli con i drappi viola sulla bocca, la protesta contro il vescovo che coprì il prete condannato per pedofilia


Si sono riuniti davanti alla chiesa di Santa Lucia a Enna per contestare il vescovo di PiazzaArmerina, Rosario Gisana che stava celebrando la messa. All'alto prelato contestato di avere coperto il sacerdote Giuseppe Rugolo, condannato lo scorso 5 marzo a 4 anni e mezzo per violenza sessuale aggravata su minori. Il sit-in è stato organizzato dal gruppo “Io non accetto prediche da chi copre un abuso” della “Rete abuso”. Alcuni dei partecipanti alla manifestazione avevano un drappo viola sulla bocca.

L'ingresso in chiesa, che di solito è aperto a tutti, per la funzione del vescovo, era consentito ai soli possessori di una tessera rilasciata dal parroco. Il gruppo “Rete abuso”, fondato da Francesco Zanardi che ha raccontato di avere subito abusi da religiosi, è composto da cattolici praticanti che chiedono “una chiesa pulita e una decisione del Vaticano circa la posizione di Gisana” che in una intercettazione captata dalla polizia dice al sacerdote, poi condannato: “Ora il problema non è solo tuo Il problema è anche mio, perché io ho insabbiato questa storia”.

Non è la prima protesta contro il vescovo di Piazza Armerina, a fine agosto altri fedeli nella chiesa di San Giuseppe e al Santuario di Valverde abbandonarono i banchi quando entrarono due sacerdoti coinvolti nello scandalo. Altri sit-in sono avvenuti davanti alla cattedrale il 2 e il 16 settembre.



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