Guerra Israele – Libano, le notizie di oggi. Idf: 4 soldati israeliani uccisi in attacco Hezbollah a base a Binyamina. Cinque bambini uccisi in un raid su Gaza
Gli Usa mandano a Tel Aviv il sistema antimissile Thaad. Netanyahu chiede all'Onu di rimuovere i caschi blu. Meloni: “Attacchi inaccettabili”. Il contingente di pace: Tel Aviv dia spiegazioni su queste violazioni scioccanti. Croce Rossa: paramedici feriti in un raid israeliano sul sud del Libano
Idf: 4 soldati israeliani uccisi in attacco Hezbollah a base a Binyamina
Quattro soldati israeliani sono morti nell'attacco Hezbollah di ieri con un drone lanciato su una base militare adiacente a Binyamina, nel nord del Paese.
Lo ha detto l'esercito israeliano (Idf), precisando che altri 7 sono rimasti gravemente feriti. Tutti i feriti sono stati evacuati in ospedale e le loro famiglie sono state informate. “I loro nomi saranno resi noti in seguito. L'episodio è in fase di esame”, aggiunge l'Idf.
Beirut, 51 morti e 174 feriti nel raid israeliano di sabato
In Libano 51 persone sono morte e 174 sono rimaste ferite negli attacchi israeliani di sabato. Lo riporta 'L'Orient le Jour' citando le autorità di Beirut.
Onestamente, gli attacchi a Unifil potrebbero essere crimini di guerra
“Gli attacchi di Israele contro l'Unifil” in Libano “potrebbero essere dei crimini di guerra”. Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. “Il personale dell'Unifil e le sue strutture non dovrebbero mai essere attaccate – ha sottolineato -. Gli attacchi contro le forze di pace sono una violazione della legge internazionale e del diritto umanitario. Potrebbero essere un crimine di guerra”.
Media Israele, Biden ha chiesto di fermare i raid su Beirut
I raid aerei israeliani su Beirut sono cessati su richiesta di Joe Biden. Lo rivelano Kan news e Ynet secondo cui l'Idf ha avuto precise istruzioni politiche a non effettuare attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nella capitale libanese dopo che il presidente degli Stati Uniti ha chiesto al primo ministro israeliano di limitarli nel corso della loro ultima conversazione.