Kamala, sfida della cartella clinica. Il suo medico: “Salute eccellente”
Kamala Harris gode di «salute eccellente» e «possiede la capacità di recupero fisico e mentale» per ricoprire il ruolo di presidente. Lo ha scritto nero su bianco, in una lettera di due pagine, il dottor Joshua Simmons, medico della vicepresidente. Harris, che compie 60 anni il 20 ottobre, secondo l'analisi del professionista mantiene uno stile di vita sano e attivo e la sua ultima visita medica, effettuata lo scorso aprile, è stata «senza particolari problemi». Non solo: «Possiede la resilienza fisica e mentale necessarie per svolgere con successo i compiti presidenziali, compreso quello di capo dell'esecutivo, capo di Stato e comandante in capo», scrive il dottor Simmons, che come problemi di salute di rilievo di Harris indica le allergie stagionali ed episodi di orticaria. Non ci sono problemi anche nelle ultime analisi del sangue di routine, a parte livelli «insufficienti» di vitamina D.
La decisione di diffondere informazioni sullo stato di salute della candidata democratica non è esclusivamente una mossa che i consiglieri di Harris sperano di sfruttare per sottolineare l'importanza del cambio di passo rispetto a un presidente ed ex candidato più anziano come Joe Bidenma è soprattutto orientata a marcare la differenza con il candidato rivale, il repubblicano Donald Trump78 anni, e solleva dubbi sulla sua idoneità al servizio. L'ex presidente ha rilasciato infatti soltanto poche informazioni sulla sua salute nel corso degli anni. Ma dopo la diffusione della cartella clinica di Harris, il team della sua campagna elettorale è andato anche lui all'attacco. Steven Cheung, portavoce della campagna, ha dichiarato che Trump ha rilasciato volontariamente aggiornamenti sul suo stato di salute redatti dal medico personale nonché rapporti dettagliati redatti da Ronny Jackson, che era il medico del repubblicano alla Casa Bianca e lo ha curato dopo l'attentato. «Tutti hanno concluso che è in perfetta ed eccellente saluto per essere il comandante in capo», ha detto Cheung.
A meno di un mese dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, nonostante l'elezione resti ancora molto incerta, arrivano intanto buone notizie per Harris. La candidata dei democratici conferma il suo vantaggio in Pennsylvania, anche se il candidato repubblicano Donald Trump resta in testa in Arizona. È quanto emerge da una nuova coppia di sondaggi New York Times/Philadelphia Inquirer/Siena College.
Due degli Stati più combattuti della nazione, Pennsylvania e Arizona, mostrano le difficoltà che ciascuna campagna deve affrontare per ottenere un chiaro vantaggio nel tratto finale della corsa alla Casa Bianca, sottolinea il New York Times. In Pennsylvania, il vantaggio di Harris è rimasto costante, anche se il margine resta stretto, per un 50% contro il 47% di Trump. In Arizona, Trump è in vantaggio del 51% contro il 46%.