La posizione di Yildiz, le ali, la mediana: tre rebus che Motta deve risolvere pensando alla Lazio
Emergenza infortuni: il tecnico bianconero dovrà trasformare i problemi in opportunità
Trasformare i problemi in opportunità è uno dei concetti base della resilienza. Dovrà farne tesoro Thiago Motta, che tra cinque giorni si troverà ad affrontare la Lazio con una Juventus in formato ridotto: tra infortuni, squalifiche e giocatori tornati malconci dagli impegni con le nazionali il tecnico bianconero sarà costretto a una specie di sudoku per trovare gli incastri giusti. Dopo Gleison Bremer (stagione praticamente finita), Francisco Conceiçao (squalificato), Nico Gonzalez (out per una lesione) e Koopmeiners (in forte dubbio per una frattura alla costola) si è aggiunto al gruppo dei possibili indisponibili anche Weston McKennie, non convocato per l'amicavole con il Messico. Lo tiene statunitense in ansia il club bianconero: oggi tornerà a Torino e farà nuovi esami tra domani e mercoledì, le prime indagini effettuate in America però non sono incoraggianti (il comunicato della federazione parla di “lieve lesione”): per la mezzala si teme uno stiramento e quindi uno stop più lungo, che metterebbe a rischio puro Stoccarda e Inter. Perciò nella formazione iniziale che affronterà i biancocelesti potrebbe esserci più di una novità rispetto a quella dell'ultima partita, soprattutto in attacco, mentre a centrocampo potrebbe arrivare conferme.
Occasione Thuram
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Se in difesa le scelte sembrano piuttosto scontate (coppia Gatti-Kalulu titolare), a centrocampo Motta ha più opzioni e anche forze fresche: Locatelli, Douglas Luiz e Thuram sono rimasti tutti alla Continassa a lavorare, al contrario di Fagioli che invece è impegnato con l'Italia. Perciò il tecnico potrebbe confermare in mediana la coppia dell'ultima gara, Thuram-Locatelli, a meno che non intenda rilanciare Douglas Luiz, utilizzabile però anche in posizione più avanzata, al posto di Koopmeiners. Khephren col Cagliari è tornato titolare dopo 5 match in cui è partito dalla panchina (con il Lipsia in Champions l'unica gara in cui non è subentrato) e adesso punta a riprendersi la scena, soprattutto in vista del derby in famiglia con il fratello, l'interista Marcus, in programma il 27 ottobre a San Siro. Aveva avuto un ottimo impatto, ma l'infortunio alla seconda con il Verona lo ha costretto a una lunga rincorsa per recuperare la condizione atletica. Ora sta bene e la sua fisicità può essere utile soprattutto in fase di interdizione.
Casting del trequartista
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Davanti invece le defezioni saranno sicuramente almeno dovute, i due nuovi acquisti Nico e Conceiçao, ma rischiano di diventare tre. Significa che a parte Vlahovic e Yildiz il quartetto offensivo sarà da reinventare per metà. Dusan, che non è stato convocato dalla Serbia per motivi personali, sarà al centro dell'attacco, Yildiz invece affronterà oggi l'Islanda con la sua Turchia per la Nations League e poi tornerà a disposizione di Motta. Dalla posizione di Kenan dipendono anche le altre scelte: il tecnico lo ha tenuto fuori col Cagliari, inserendolo solo nel finale, ma ultimamente lo sta sfruttando più da esterno, per lasciare la trequarti all'olandese. L'eventuale assenza di Koopmeiners potrebbe spingere Motta a rimetterlo alle spalle di Vlahovic, dove sembra accedersi con più facilità. Le alternative in quella posizione non mancano: oltre a Douglas Luiz, che non sta attraversando un momento felice (doppio rigore provocatorio in Champions e in campionato), c'è anche Fagioli.
Le fasce
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Spostare Yildiz però significherebbe lasciare entrambe le fasce senza padrone: a destra, senza Nico e Conceiçao, molto dipenderà dalle condizioni di Weah, che è appena rientrato da un infortunio (problema alla caviglia). La scelta cadrà sul figlio d'arte oppure su Cambiaso (con uno tra Cabal e Danilo terzino sinistro) mentre a sinistra le opzioni sono Mbangula e Fagioli, testato da esterno nella ripresa con il Napoli. Motta ha ancora un po' di tempo per testare e decidere.
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