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Il giudizio della agenzie di rating per l’Italia: S&P conferma la tripla B, Fitch alza l’outlook a positivo. “Ma la sfida è il debito”


Standard and Poor's non cambia il suo giudizio. L'agenzia di rating guidata da Martina Cheung e John L. Berisford conferma la sua tripla B (Bbb/A-2) per l'Italia, con un outlook stabile. Fitch invece conferma il rating ma alza la prospettiva da stabile a positivo: “Crescita potenziale più solidale”. L'Italia, si legge in una nota, ha un “piano fiscale credibile” e una “situazione politica stabile” che, se continuerà “sosterrà il consolidamento di bilancio. Dal nostro punto di vista, la credibilità di bilancio dell'Italia è aumentata e il bilancio 2025 mette in evidenza l'impegno del governo alle regole fiscali dell'Ue”.

Le prospettive di crescita del Pil sono rosee”, annotano gli analisti di S&P, secondo i quali per l'economia del nostro Paese è prevista una crescita di circa un punto percentuale fra il 2024 e il 2025, rispetto allo 0,2% del decennio precedente la pandemia (stando ai dati di Bankitalia, va ricordato, la crescita si ferma allo 0,8%).

S&P, però, punta il dito contro il debito pubblico troppo elevato. La sfida del Paese è alleggerire quella zavorra. “Al 135% del Pil nel 2024, il debito italiano è fra i più alti” e si muove verso il 138% nel 2027. “Questo è preoccupante perché – avvertono i tecnici di Standard and Poor's – limita la capacità del governo di effettuare investimenti un sostegno della crescita”. È atteso il giudizio Moody's per il 22 novembre.

“I giudizi delle agenzie di rating sono il risultato dell'azione responsabile di questo governo che si traduce in credibilità per l'Italia”, commenta il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti.



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