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Il triste record del Costa d’Amalfi nella stagione della festa Serie D: un solo abbonato!


L'impossibilità di giocare al “San Martino” di Maiori (non ancora omologato per la quarta serie) pesa sull'andamento della squadra. Il presidente: “Sembra di stare in Terza Categoria”

Francesco Albanesi

18 ottobre – 09:40 – MILANO

Gianni Morandi direbbe “Uno su mille ce la fa”. Perché la storia che circonda il Costa d'Amalfi – piccolo club campano che milita in Serie D – ha dell'incredibile. A margine dell'ultima sconfitta interna contro il Nardò – disputata al “Pasquale Novi” di Angri, girone H -, il presidente Nicola Savino ha manifestato tutta la sua frustrazione per l'assenza dei propri tifosi a causa dell'impossibilità di giocare al “ San Martino” di Maiori – comune campano di 5mila abitanti, Patrimonio dell'UNESCO -, stadio casalingo del Costa d'Amalfi non ancora omologato per la quarta serie. Savino, in carica dal marzo 2023, ha affermato che per la stagione corrente il club ha registrato… un solo abbonato. Si tratta di un ragazzino di 18 anni.

frecciata

“Un record vergognoso”. Questa la frecciata lanciata dal presidente alla Lega Dilettanti. “L'anno scorso il nostro modello era ricco di entusiasmo e passione. Siamo un'unione di 14 comuni della Costiera Amalfitana sotto un unico simbolo, il nostro – continua Savino -. L'anno scorso abbiamo vissuto una grande annata nel nostro piccolo campo tutte le domeniche, con i nostri tifosi a fianco che cantavano e ci sostenevano. Oggi tutto questo non c'è, sembrava di stare in Terza Categoria”, concludono. Una parabola incredibile per il piccolo club campano, che lo scorso 16 giugno ha vissuto la prima storica promozione in Serie D vincendo la finale playoff contro il Bisceglie e oggi si ritrova senza stadio, tifosi – Angri e Maiori distano 24 km – e al quartultimo posto del proprio girone con 4 punti in sei giornate Un vero e proprio danno per la società costiera, lasciata allo sbaraglio da istituzioni e territorio, che ora deve far fronte anche agli investimenti effettuati in beni immobili per la nuova categoria.

storia

Nato nel 2012 dalla fusione di tre Associazioni sportive (Maiori Club, Circolo Anspi Scala e Minori), a cui poi si è aggiunto l'Amalfi, il club campano ha sempre puntato su un forte senso di aggregazione, insegnando calcio ai giovani “Costaioli” . Rappresenta tutti i paesi costieri, da Positano a Cetara, al fine di valorizzare il calcio locale rendendolo strumento di educazione e partecipazione. Il Costa d'Amalfi ha subito risposto alla situazione precaria annunciando un concorso per vincere un abbonamento acquistato da un tifoso residente a Torino che, impossibilitato a vedere le partite, lo regalerà ad altro sostenitore.





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