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“Fuga nei tunnel”. Le immagini di Sinwar la notte prima dell'attacco del 7 ottobre




Israele ha condiviso un filmato nel quale si vede il leader di Hamas Yahya Sinwar la notte prima dell'attacco del 7 ottobre fuggire in un tunnel di Gaza con la sua famiglia. Nello specifico, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso la clip che mostra il defunto Sinwar ei suoi cari – la moglie ei figli – ammassare viveri e spostarsi attraverso una galleria sotterranea. “Si può vedere come Sinwar ei suoi familiari fuggono in un complesso sotterraneo sotto casa la notte del 6 ottobre, poche ore prima del brutale massacro“, ha spiegato il portavioce dell'Idf, il colonnello Daniele Hagari in un briefing.

Il video di Sinwar

Restano soli per minerale. Sinwar e suo figlio vanno su e giù portando piatti di ciboacqua, cuscini, uno schermo al plasma, materassi e altri prodotti per una lunga permanenza“, ha aggiunto Hagari. Le Idf hanno anche condiviso le riprese che mostrano un carro armato israeliano sparare all'edificio in cui si diceva si trovasse Sinwar. “Anche alla vigilia del brutale massacro, Sinwar era impegnato con la sua sopravvivenza e quella della sua famiglia“, ha proseguito l'alto funzionario militare israeliano.

Il New York Times ha riferito che un'autopsia israeliana ha scoperto che Sinwar è stato ucciso da un colpo di pistola allatesta. Il leader di Hamas, che solo pochi mesi fa ha sostituito il suo predecessore assassinato Ismail Haniyeh, non si era fatto vedere in pubblico per tutta la durata della guerra.

La morte del leader di Hamas

L'eco della morte di Sinwar non è però ancora terminato. Aerei israeliani, nelle scorse ore, hanno lanciato volantini sul sud della Striscia di Gaza che mostravano una foto del corpo del capo militare di Hama accompagnata dal messaggio: “Hamas non governerà più Gaza“, una delle frasi più usate dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Sul volantino, scritto in arabo e firmato dalle Idf, è scritto che “a chiunque deponga l'arma e consegni gli ostaggi sarà permesso di andarsene e vivere in pace“. Il testo del volantino era tratto dal discorso pronunciato da Netanyahu giovedì dopo che l'alto funzionario di Hamas era stato ucciso dai soldati israeliani che operavano a Rafah.

Cosa succederà adesso? Impossibile da dire. Secondo pareri concordanti di analisti, la morte di Sinwar porta alla frammentazione senza precedenti della gerarchia di Hamas che complica ulteriormente i negoziati per il rilascio degli ostaggi. C'è attesa e incertezza sulla nuova leadership che verrà nominata in sostituzione del leader temuto e intransigente, considerato un ostacolo frontale a un accordo sugli ostaggi.

I prossimi sviluppi ai vertici di Hamas peseranno molto sul destino degli ostaggi detenuti dal 7 ottobre 2023, in tutto 97, 34 dei quali sono stati accertati morti dall'esercito israeliano.

Il Centro Soufancon sede a New York, ricorda che secondo i servizi segreti americani, “la posizione di Sinwar si era irrigidita nelle ultime settimane“, al punto da suggerire che “Hamas non era più interessato a ottenere un cessate il fuoco o un accordo sugli ostaggi“. Una cosa è certa: oggi Hamas non è più l'organizzazione militare piramidale e ultragerarchica del 7 ottobre, con i suoi battaglioni e brigate.



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