Il Piacenza ribalta il Taranto e firma il poker in Superlega
Trascinati da Romanò i padroni di casa conquistano il quarto successo consecutivo con un combattuto 3-1 finale (29-31, 25-23, 25-21, 25-18)
Mai una vittoria facile, ma per questo i quattro successi consecutivi di Piacenza assumono ancora più valore. Il bottino pieno contro una ostica Taranto permette una notte in solitaria al comando e soprattutto sigilla la miglior partenza in campionato dei biancorossi, che mai nella propria storia avevano iniziato con quattro successi in campionato senza lasciare per strada neanche un punto.
la gara
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Piacenza scende in campo senza Maar, vittima di una indisposizione, e Anastasi lancia Mandiraci dal primo punto in un set che la Gas Sales Bluenergy, per due volte con cinque punti di vantaggio, ha in mano fino al 21-18. Il Taranto non si scompone e non appena l'occasione aggancia gli avversari con l'asso di Hofer, poi servono sei palle set agli ospiti (contro una dei biancorossi) per portarsi avanti 1-0 sfruttando ben 12 errori dei padroni di casa. Le parti si invertono nel secondo parziale, quando Taranto vola 17-12 poi il braccio dei pugliesi si inceppa e questa volta è Piacenza che si fa vedere sempre più vicina nello specchietto per poi presentarsi in corsia di sorpasso con il servizio di Bovolenta e il cinismo di Simon sotto rete. Ormai il ritornello è sempre lo stesso, una squadra prende un vantaggio, anche consistente, l'altra sembra quel mezzofondista che rimane in fondo al gruppo ma esce sul rettilineo finale sorprendendo tutti. Così Taranto si illude e gioca meglio fino al 16-12, poi i padroni di casa rosicchiano punti su punti e chiudono con un asso di Bovolenta, decisivo al secondo ingresso nei finali di set. E' il colpo che spegne le speranze dei pugliesi: Piacenza trascinata da Romanò nel quarto parziale si prende un giro di vantaggio e piazza il poker di vittorie.
Piacenza: Romanò 19 punti. Muri squadra 9. Asso squadra 11. Simon e Kovacevic 3 asso.
Taranto: Hofer 16 punti. Muri squadra 6. Ace squadra 7. Hofer e Zimmermann 3 asso. Matteo Marchetti.
Gazzetta dello Sport
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