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It's What's Inside: la recensione del film di body swap di Greg Jardin (su Netflix)


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19/10/2024 recensione film di Gioia Majuna

Il regista esordisce al lungometraggio con un'opera che esplora i temi dell'identità e dei desideri repressi in modo frizzante e caotico, a volte sacrificando la profondità della trama

È il film Cosa c'è dentro (2024).

Finito dritto nel catalogo di Netflix senza grandi pubblicità, È quello che c'è dentro è un techno-thriller ad 'alto concetto' diretto da Greg Jardin che intreccia una rete di inganni tra un gruppo di vecchi amici che si riuniscono per un'ultima grande festa prima del matrimonio di Reuben (Devon Terrell), evento che segnerà il passaggio alla vita adulta.

Invitato a sorpresa è Forbes (David Thompson), un vecchio amico separatosi dal gruppo dopo un litigio avvenuto otto anni prima. La particolarità di Forbes è che non si presenta a mani vuote: invece di una bottiglia di vino, porta con sé una tecnologia straordinaria, promettendo un'esperienza mai vista prima.

Forbes, ora figura di spicco nel mondo della tecnologia, propone al gruppo un'opportunità unica: con l'uso degli elettrodi e la pressione di un pulsante, tutti potranno sorprendentemente scambiarsi i corpi. Questo dispositivo permette a ciascuno di vivere un'autentica esperienza fuori dal proprio corpo, trasferendo le loro menti nei testi degli altri.

Dopo un momento iniziale di shock e confusione, il gruppo torna rapidamente nei propri corpi, ma l'esperienza è talmente eccitante che decidono di ripeterla per esplorare ulteriormente cosa significa vivere nel corpo di qualcun altro.

È Cosa c'è dentro sfrutta questo concetto senza perdersi in spiegazioni scientifiche complesseconcentrandosi invece sull'idea di “entrare nei panni degli altri” e sulle conseguenze che derivano dal vivere in modo anonimo nel corpo di un'altra persona.

Locandina del film È quello che c'è dentro (2024).Locandina del film È quello che c'è dentro (2024).Il film esplora come le persone sfruttino questa nuova opportunità per dare sfogo ai propri desideri nascostiil che porta inevitabilmente al caos. Questo aspetto, unito alla tensione latente tra i personaggi, mette in moto un crescendo di tensione e mistero che culmina in colpi di scena inaspettati.

Il nostro punto d'ingresso in questa storia è la coppia formata da Cyrus (Giacomo Morosini) e Shelby (Brittany O'Grady), il cui rapporto è in crisi evidente. Mentre Shelby cerca disperatamente di rimediare, Cyrus è ormai chiaramente distante e ha gli occhi puntati su Nikki (Alycia Debnam-Carey), un'influencer che rappresenta l'ideale di bellezza che Shelby sente di non poter mai raggiungere.

Quando Cyrus ha la possibilità di vivere nel corpo di qualcun altro, decide così di sfruttare lo scambio di corpi per soddisfare le sue fantasie con Nikki, introducendo nel film un elemento di inquietudine e desiderio che alimenta le tensioni narrative.

Lo stile visivo di It's What's Inside è insolito e giocosocon Jardin che utilizza tecniche di ripresa intelligenti per mostrare chiaramente chi si trova nel corpo di chi in qualsiasi momento.

Il passaggio da un personaggio all'altro è gestito con eleganza e creativitàrendendo l'esperienza visiva intrigante e stimolante. Le scene di transizione sono presentate in maniera divertente e inusuale e conferiscono al film un'estetica che richiama gli indipendente degli anni '90, ma con un tocco moderno.

Un'altra grande forza di It's What's Inside risiede nella sua capacità di mantenere il pubblico coinvolto grazie a una trama intricata e un continuo cambio di prospettiva. Mentre i personaggi saltano da un corpo all'altro, diventa infatti sempre più difficile per loro (e per il pubblico) capire chi sia davvero chi in ogni momento, aggiungendo un livello di complessità che alimenta la tensione.

Questo gioco di identità e inganni crea una suspense crescente, mentre il pubblico cerca di tenere traccia degli scambi di corpi e dei desideri nascosti di ciascun personaggio.

Una delle parti più impegnative della narrazione è probabilmente l'elaborazione della rottura che ha diviso il gruppo otto anni prima. Queste flashback vengono presentati con uno stile visivo che si discosta dalla narrazione principale, utilizzando ritagli fotografici in stop-motion per spiegare il passato complesso del gruppo. Sebbene l'attenzione si concentri maggiormente sull'azione e sulle dinamiche presenti, questo espediente offre una rapida panoramica sul contesto senza rallentare il ritmo del film.

It's What's Inside si rivela quindi un'opera frenetica, eccentrica e sorprendente. Pur essendo una storia ambiziosa, non si prende troppo sul serio e lascia ampio spazio a momenti di leggerezza e umorismorimanendo fedele al suo tono ironico. In molti momenti, sembra quasi una versione più spensierata e scanzonata di Specchio neroin cui il tema del scambio di corpo viene trattato in maniera meno cupa e più orientata al divertimento.

Infine, le interpretazioni degli attori meritano una menzione speciale. La possibilità di interpretare più personaggi in un solo film offre loro una sfida interessante e il risultato è spesso esilarante. Greg Jardin gestisce abilmente le dinamiche tra i personaggi, sfruttando la confusione e la tensione generata dai continui cambi di corpo per creare situazioni sempre nuove e imprevedibili.

In sintesi, It's What's Inside è un debutto audace, che dimostra un forte talento visivo e un'ottima gestione della narrazione complessa. Con un mix di comicità nera, tensione e mistero, il film riesce a mantenere alta l'attenzione del pubblico fino alla fine, regalandoci un'esperienza cinematografica unica e originale.

Di seguito trovate il trailer internazionale di È quello che c'è dentro, su Netlfix dal 4 ottobre:



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