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Lacroix: missione Unifil nel sud Libano resta

La missione Unifil nel sud del Libano resta. A dirlo è Jean-Pierre Lacroix, sottosegretario generale dell'Onu responsabile delle operazioni di pace, in un'intervista al quotidiano la Repubblica. Alla domanda sulla richiesta di ritiro dell'Unifil avanzata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, Lacroix ha risposto: “Si è deciso di restare in tutti gli incarichi. Scelta molto ponderata, tenendo in conto numerosi fattori. La sicurezza e l'incolumità delle forze di pace, ovviamente, è molto importante, ma anche la responsabilità che Unifil ha di rispettare il mandato del Consiglio di Sicurezza. Se le posizioni fossero abbandonate, qualcuno le occuperebbe e non lo vorrebbe. Poi tutti chiediamo e speriamo nella cessazione delle ostilità e la ripresa dei negoziati per attuare la risoluzione 1701. Ciò include un ruolo per Unifil, come ha detto anche il ministro israeliano Katz”.

Quando l'intervistatore ha chiesto se ci sia il timore che venga provocato un incidente ad arte per fermare la missione, poi, Lacroix ha risposto: “Non si può mai escludere, e io non lo faccio. Non faccio alcun tipo di ipotesi sull'intenzionalità. Ovviamente potrebbe verificarsi un incidente, stiamo facendo tutto il possibile affinché non accada”. Sulla possibilità di aumentare il numero di Caschi blu, poi, Lacroix dice: “Quando si arriverà, e si spera molto presto, alla cessazione delle ostilità e alla ripresa degli sforzi reali per attuare la risoluzione 1701, ci potrebbe essere un'evoluzione o un adattamento di Unifil, deciso dal Consiglio di Sicurezza”.



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