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Motta: “Vittoria meritata. Io un emotivo. Cambiaso ideale? È completo ma può migliorare”


Così l'allenatore bianconero commenta la vittoria contro la Lazio allo Stadium

Guendalina Galdi

20 ottobre 2024 (modifica alle 00:07) – MILANO

“Mi sono piaciute tante cose oggi”. Thiago Motta ha subito riassunto così i novanta minuti dello Stadium in cui la sua Juventus non ha trovato la via del gol ma è riuscita comunque a sbloccare e portare a casa la gara contro la lazio grazie all'autorete di Gila all'85'. “Meritata e importante”, così ha definito questa vittoria l'allenatore bianconero che ha apprezzato la sua squadra di più nella ripresa: “Ma non era facile mantenere la pazienza nel secondo tempo perché abbiamo trovato una squadra che si è chiusa molto bene – l'analisi ai microfoni di Sky -. Poi, con l'entusiasmo e con la voglia del nostro pubblico di vedere la squadra avanzare, a volte i ragazzi sono stati un po' troppo frenetici e sono andati avanti quando non dovevano andare meglio nel secondo tempo”.

“Vittoria meritata. sul tiro da fuori…”

“Penso che il gol sia arrivato nel momento giusto e penso anche che questa sia una vittoria importante e meritata. Il ruolo del tiro da fuori nel mio calcio? È molto importante, però se fatto nel modo giusto. Ad esempio quello di Fagioli, quando Danilo gli dà la palla, non è da fare in quel momento ma quando si trova bene ed equilibrato – ha spiegato Motta – da fuori fatto al momento giusto e in modo equilibrato è importantissimo anche perché il portiere non sempre vede partire il pallone”.

il ruolo di cambiaso

“Cambiaso il mio giocatore ideale? Sta diventando importante qui e in Nazionale, giocando da quinto, da terzino e da centrocampista. È un giocatore molto completo – ha proseguito l'allenatore bianconero – che può ancora migliorare tanto e che deve fare attenzione al suo fisico, deve essere equilibrato mentalmente e fisicamente perché sta giocando tanto. È un grande professionista, può migliorare tanto in fase difensiva.

“sono anche un allenatore emotivo”

“Io da calciatore ero molto emotivo, non riesco a nascondere le emozioni e le trasmetto. A volte è positivo e altre no, perché non vorrei trasmettere le preoccupazioni e l'insicurezza. Ma finché sarò così allenerò, quando perderò il mio lato emotivo farò un'altra cosa perché mi piace essere con i giocatori, loro che sono uno di loro. Saranno sempre i miei giocatori ei miei ragazzi e, ripeto, finché sarà così farò questo mestiere lavoro fare delle scelte su chi gioca e chi non gioca e per me è sempre molto difficile”.





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