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Yildiz si sdoppia e guida la giovane Juve a caccia del primato


Bianconeri in emergenza: per battere la Lazio e vivere la notte in vetta con il Napoli, il turco dovrà fare l'ala e il trequartista

Giornalista

19 ottobre – 08:26 – MILANO

Al coro di Alessandro Del Piero e Michel Platini, si è unito anche Paul Pogba, l'ultimo a indossare il 10 della Juventus prima di Yildiz: “A Kenan voglio bene, è un talento e porta benissimo quel numero”, ha raccontato il francese nei giorni scorsi. L'investitura più importante, però, è sempre quella di Thiago Motta. “Non guardo all'età, gioca chi merita”, il ritornello del tecnico italo-brasiliano. E il fantasista turco, ben più maturo dei suoi 19 anni, finora è partito sempre titolare, tranne nel pareggio contro il Cagliari prima della sosta. E sono in molti a pensare che con l'ex Bayern subito in campo, magari la partita sarebbe finita prima e con una vittoria della Signora. Motta è abituato a guardare avanti, non indietro. E stasera si affiderà alla qualità di Yildiz per portare a termine la doppia missione di una Juve limitata dalle assenze e ancora più giovane grazie ai vari Nicolò Savona (21 anni), Juan Cabal (23 anni) e Khephren Thuram (23 anni) in campo dal primo minuto e con Samuel Mbangula (20 anni) pronto ad entrare e il rientrante Adzic (18 anni) a vivere l'esordio assoluto in bianconero. Toccherà a Kenan spingendo la Juventus alla vittoria contro la Lazio. Un successo per vivere una nottata al comando – a pari punti con il Napoli di Antonio Conte, in campo domani – e per riconquistare l'Allianz Stadium, ancora una volta esaurito come nelle grandi occasioni. Sembra strano e fa effetto, ma la casa juventina non si gode tre punti in campionato dall'esordio di agosto contro il Como. Dopo il debutto spettacolo contro Fabregas, soltanto pareggi in Serie A: Roma (0-0), Napoli (0-0) e Cagliari (1-1). L'unica gioia vera in Champions, il 3-1 sul Psv.

fama di gol

Dal Como alla Lazio, dal 19 agosto al 19 ottobre. Due mesi esatti che Yildiz ha vissuto con il 10 sulle spalle. Kenan è andato a segno in Champions, con una magia alla Del Piero contro gli olandesi, ma si deve sbloccare ancora in Serie A. Un gol contro la Lazio sarebbe il modo più bello per fermare i conteggi e avvicinarsi nel migliore dei modi al derby d 'Italia della prossima settimana in casa dell'Inter. Un po' la posizione defilata a sinistra, un po' il sacrificio e un po' la sfortuna: Kenan non esulta da centocinquanta giorni in campionato. Se non è una maledizione, è qualcosa di simile. Un'attesa troppo lunga per un ragazzo dal talento smisurato come il suo. Sbloccarsi – e vincere – alleggerirebbe la pressione su Kenan e sulla Juventus, a maggior ragione in una serata di grande emergenza.

anti emergenza

I bianconeri saranno incerottati in tutti i reparti contro la squadra di Marco Baroni, che si presenta a Torino con gli stessi 13 punti e con la medesima voglia di trascorrere la notte al comando. Se in difesa mancherà Gleison Bremer (operato al crociato, stagione finita), a centrocampo non ci saranno Teun Koopmeiners (costa fratturata, punta l'Inter) e Weston McKennie (affaticamento, torna martedì con lo Stoccarda). In attacco la coperta è ancora più corta: Motta dovrà rinunciare a Nico Gonzalez (problema muscolare, rientra a novembre), allo squalificato Francisco Conceicao e al lungodegente Arek Milik (2 mesi di stop). In un quadro del genere, la magia di Yildiz sarà molto più che necessaria. Almeno quanto i colpi del rilanciato Douglas Luiz (“Ha reagito bene in allenamento”, ha sottolineato ieri Motta) ei gol di Dusan Vlahovic. Il serbo è in serie positiva e con una doppietta alla Lazio aggancerebbe Carlitos Tevez a quota 50 reti nella classifica di tutti i tempi dei bomber bianconeri.

doppio ruolo

Yildiz è appena a cinque gol tra campionato e Coppe. Ma il presente e il futuro sono i suoi dopo la blindatura estiva (rinnovo fino al 2029). Una rete gli può cambiare mood e momento, ma la priorità di Motta è che Yildiz faccia l'Yildiz, mettendo a disposizione della Signora il suo mix di dribbling e inventiva. Ancora di più in una serata nella quale i bianconeri non potranno contare su Koopmeiners. Proprio per questo, non ci sarebbe da stupirsi se a Kenan dovesse toccare un doppio ruolo: prima ala e poi seconda punta, alle spalle di Vlahovic, come nelle prime giornate di campionato.





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