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Dossier: Carrie – Lo sguardo di Satana, De Palma ci insegna come si adatta King


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21/10/2024 recensione film di Guglielmo Maga

Nel 1976 il regista dirigeva un classico dell'horror che esplorava la repressione adolescenziale e la vendetta attraverso una potente combinazione di terrore soprannaturale e simbolismo visivo, impreziosito dalle interpretazioni di Sissy Spacek e Piper Laurie.

Carrie - Lo sguardo di Satana film spacek

Carrie – Lo sguardo di Satanail celebre film del 1976 diretto da Brian De Palma e basato sul primo romanzo di Stephen Kingè un'opera che trascende i confini dell'horror per esplorare temi universali come la repressione, l'adolescenza e la vendetta.

Come noto probabilmente a tutti ormai, il film segue Carrie White (Sissy Spacek), una ragazza timida e oppressa sia dalla madre fanatica religiosa che dai suoi crudeli compagni di classe, e racconta la sua graduale scoperta di poteri telecinetici, culminando in una vendetta devastante contro coloro che l'hanno umiliata.

Fin dai primi momenti del film, De Palma dimostra una maestria stilistica che lo distingue nel panorama del cinema horror contemporaneo. L'influenza di Alfred Hitchcock è evidente nell'uso della musica e delle inquadrature, in particolare nei momenti di maggiore tensione.

Le sequenze sonore, con violini stridenti, richiamano chiaramente le partiture di Psicocreando un'atmosfera inquietante e anticipando l'imminente disastro finale. Questo connubio tra il linguaggio del thriller psicologico e l'orrore soprannaturale caratterizza l'approccio visivo di Carrie – Lo sguardo di Satana, che non si limita a spaventare lo spettatore con il soprannaturale, ma lo coinvolge profondamente a livello emotivo e psicologico.

Carrie - Lo sguardo di Satana locandina film 2024 itaCarrie - Lo sguardo di Satana locandina film 2024 itaUn aspetto chiave della narrazione è l'uso del colorein particolare il rosso, che diventa un simbolo potente di violenza e trasformazione. Il sangue, elemento centrale sia visivamente che narrativamente, segna momenti cruciali nella vita del protagonista: dalla sua prima mestruazione, che provoca la sua umiliazione pubblica nello spogliatoio della scuola, fino al terribile climax del ballo scolastico, in cui viene ricoperta di sangue di maiale .

Questo colore è una rappresentazione visiva della rabbia e del dolore che Carrie ha represso per tutta la vita, e la scena del ballo segna la sua esplosione finale, in cui la sua vendetta diventa tanto viscerale quanto inevitabile.

La telecinesi di Carrie, il potere soprannaturale che scopre di possedere, non è solo un espediente narrativo, ma una metafora potente della liberazione e dell'autodeterminazione femminile. Cresciuta in un ambiente opprimente e repressivo, dove il peccato e la vergogna dominano, Carrie sviluppa i suoi poteri come risposta al controllo soffocante di sua madre e all'umiliazione subita dai suoi coetanei.

Questo potere diventa l'espressione fisica della sua ribellione contro un mondo che l'ha sempre ignorata e disprezzata. La sua evoluzione da vittima a figura vendicatrice rappresenta un processo di autodeterminazione che, sebbene tragico, porta alla luce le dinamiche di potere che spesso governano le relazioni sociali.

Un aspetto fondamentale di Carrie – Lo sguardo di Satana è naturalmente il rapporto complesso tra Carrie e sua madre, Margaret White, interpretata in modo eccezionale da Piper Laurie. Margaret è una fanatica religiosa che vede il peccato ovunque e che ha cresciuto la figlia nel terrore del proprio corpo e della propria sessualità.

Questo rapporto tossico e opprimente è il motore emotivo della storia: Carrie è prigioniera delle paure e delle convinzioni di sua madre, ma allo stesso tempo cerca disperatamente di sfuggire al suo controllo. Margaret è una figura quasi biblica, con il suo fanatismo religioso che rappresenta non solo la repressione, ma anche il rifiuto di accettare il cambiamento e la crescita. Il confronto tra madre e figlia diventa così un conflitto tra conservazione e trasformazione, tra controllo e libertà.

Accanto a questi temi profondamente personali, Carrie – Lo sguardo di Satana affronta anche questioni sociali più ampiein particolare il bullismo e l'emarginazione. Carrie è una figura outsider, una ragazza che non riesce a inserirsi nel mondo sociale della sua scuola e che viene costantemente derisa e maltrattata dai suoi compagni di classe. Il film mette in scena in modo crudo la crudeltà del bullismo adolescenziale, mostrando come gli atti di umiliazione possono distruggere un individuo.

film carrie de palmafilm carrie de palmaLa vendetta di Carrie al ballo scolastico, in cui scatena i suoi telecinesi per distruggere tutto e tutti, è il risultato diretto di anni di abusi e oppressioni. Il ballo, un momento che avrebbe dovuto segnare il suo ingresso nel mondo sociale, diventa invece la scena di una catarsi sanguinosa.

Tuttavia, Carrie – Lo sguardo di Satana non è solo una storia di vendetta e orrore soprannaturale, ma un ritratto dell'adolescenza come periodo di vulnerabilità estrema. La sua ricerca di accettazione e la sua paura del rifiuto sono temi universali, che molti adolescenti possono comprendere e con cui possono identificarsi. La telecinesi, in questo contesto, diventa una metafora del potenziale inespresso di chi si sente diverso o alienato, un potere che, se risvegliato, può sia emancipare che distruggere. Carrie non vuole solo vendicarsi, ma desidera essere vista, ascoltata e accettata per ciò che è.

Le performance di Sissy Spacek nel ruolo di Carrie e di Piper Laurie in quello di Margaret sono tra gli elementi più memorabili del film. La prima riesce a incarnare perfettamente la fragilità e l'innocenza di Carrie, rendendo ancora più straziante la sua trasformazione in una figura distruttiva.

Il contrasto tra il suo aspetto esile e vulnerabile e la forza devastante dei suoi poteri crea una tensione emotiva che attraversa tutto il film. Piper Laurie, d'altra parte, dona al personaggio di Margaret una dimensione quasi mitologica: è una madre dominata dalle sue ossessioni religiose, ma allo stesso tempo tragicamente umana nella sua incapacità di accettare il cambiamento.

carrie sguardo di satana doccia 1976 de palmacarrie sguardo di satana doccia 1976 de palmaIl lascito di Carrie – Lo sguardo di Satana nel cinema horror è evidentemente immenso. Il film non solo ha dato il via alla carriera di Stephen King come autore di opere adattate per il grande schermo, ma ha anche stabilito nuovi standard per il genereconcentrandosi non tanto sugli effetti speciali o sulla violenza grafica, quanto sulla psicologia dei personaggi e sulle dinamiche emotive che li governano.

La scena finale, in cui la mano di Carrie emerge dalla tomba in un sogno inquietante, è diventata una delle sequenze più iconiche nella storia del cinemaun simbolo dell'incubo che non finisce mai davvero. La sua influenza si estende ben oltre il genere horror, ispirandosi innumerevoli film e serie TV, e rimanendo un punto di riferimento per il modo in cui vengono rappresentati la femminilità e il potere.

Nonostante siano passati decenni dalla sua uscita, Carrie – Lo sguardo di Satana continua ad essere un'opera profondamente rilevante. Il film affronta questioni che sono ancora attuali oggi, come il bullismo, la repressione e la lotta per l'accettazione personale e sociale. È una storia che tocca corde universali e che riesce a spaventare non solo per le sue scene di terrore soprannaturale, ma per la sua rappresentazione cruda e realistica della sofferenza umana.

Grazie alla regia audace di De Palma, alle interpretazioni indimenticabili di Spacek e Laurie, e alla profondità dei suoi temi, Carrie rimane un classico intramontabile del cinema, capace di parlare al cuore e alla mente degli spettatori in modo potente e indimenticabile.

Di seguito trovate il nuovo trailer italiano di Carrie – Lo sguardo di Satana:



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