Economia Finanza

«Le Canarie hanno un limite», perché in migliaia stanno protestando contro l’eccesso di turismo


In piazza per fermare il turismo spinto alla Canarie. Perché l'altra faccia della medaglia che segna grandi numeri in fatto di presenza e risorse economiche spese, è tutt'altro che fortunata per i residenti. Per questo motivo domenica in diverse località delle Canarie in migliaia hanno protestato all'insegna dello slogan “Le Canarie hanno un limite”. Le manifestazioni più affollate a Gran Canaria, Tenerife, Las Palmas, Fuerteventura, Lanzarote e el Hierro. Non solo in piazza, sulla spiaggia di Las Americas, a Tenerife, i dimostranti hanno fatto la loro apparizione tra i turisti scandendo lo slogan “Questa spiaggia è nostra”.

I turisti osservano dal loro albergo i manifestanti che marciano per un cambiamento del modello turistico nelle Isole Canarie, sull'isola di Gran Canaria, Spagna, 20 ottobre 2024. REUTERS/Borja Suarez

La arriva sei mesi dopo quella del 20 aprile e punta il dito contro il Governo che, a detta manifestazione dei manifestanti, sarebbe «responsabile di un cattivo modello economico». Secondo gli organizzatori domenica a manifestarsi contro questo affollamento che ha conseguenze e ripercussioni nella quotidianità degli abitanti, sono circa 30 mila persone.

I turisti osservano dal loro albergo i manifestanti che marciano per un cambiamento del modello turistico nelle Isole Canarie, sull'isola di Gran Canaria, Spagna, 20 ottobre 2024. REUTERS/Borja Suarez

Hanno chiesto un'alternativa al turismo di massa che lo scorso anno ha registrato 16 milioni di turisti che hanno speso più di 20 miliardi di euro. Numeri che portano appresso una crescita del 5% e che per i manifestanti sono all'origine del motivo per cui le isole «sono diventate sovraffollate». A preoccupare i residenti anche il fatto che per quest'anno si stima un'ulteriore crescita in fatto di presenze. Perché le conseguenze sarebbero tutt'altro che irrilevanti.

Il turismo “rende posti di lavoro ma sono pagati male”, hanno sottolineato i manifestanti. Inoltre l'overtourism starebbe «danneggiando ambiente e mercato immobiliare». Motivo? Molti edifici sono seconde case di persone che non vivono sempre alle Canarie. Con il risultato che acquistare una casa per viverci o affittarne una a prezzi accessibili non è proprio agevole.

A tracciare un quadro su quanto avviene nel mercato immobiliare è anche il dato di Tecnocasa che opera con 19 agenzie affiliate (tra Tenerife e Las Palmas). Le quote delle case a Tenerife si stanno stabilizzando, mentre gli affitti continuano ad aumentare. Nel primo caso la variazione è dello 0,6% mentre quella degli affitti è del 2,6% e il valore al metro quadro è di circa 1.265 mila euro a metro quadrato.



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