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Champions League, l'incubo dello Young Boys che oggi sfida l'Inter



Una zolletta di zucchero pronta a sciogliersi in un mare di lacrime. La vittoria per 2-1 ottenuta sabato scorso contro il Lucernafino a quel momento capolista della Super Leganon cambia poi molto il senso dell'avvio di stagione dello Giovane Ragazzioggi avversario dell'Inter nella terza giornata della Lega dei Campioni. Perché per i campioni della Svizzera questo 2024/2025 ha assunto presto i contorni tetri dell'incubo. I bernesi sono già stati capaci di grandi imprese e di rovinose cadute. E tutto in appena un paio di mesi. La campagna europea si era trasformata improvvisamente in un sogno UN occhi aperti. Nello spareggio per accedere alla Champions i gialloneri hanno battuto il Galatasaray. Sia all'andata che al ritorno. Ma le note positive sono finite più o meno lì. L'avvio del campionato è stato traumatico. Sconfitta all'esordio contro il Sion e debacle nella seconda giornata contro il San Gallo.

Al Kybunpark i padroni di casa biancoverdi si sono imposti addirittura per 4-0 (dopo aver segnato due reti nei primi 18 minuti di gioco). Più un'umiliazione che una sconfitta. Tanto che al minuto numero 78 il portiere dei bernesi, David von Ballmoosaveva afferrato per la maglia il compagno di squadra Jaouen Hadjam e aveva iniziato a urlargli contro. Il terzino aveva tentato un dribbling in piena area di rigore. E con un passivo così pesante sulle spalle c'era poco da rischiare.

La risalita è stata lenta. Anzi, lentissima. Nelle successive quattro partite lo Young Boys ha messo insieme tre pareggi e un'altra sconfitta. Fino a venire risucchiato nelle sabbie mobili del fondo della classifica. Un andamento talmente rallentato da costituire quasi un documentazione. Perché neanche il Napoli che fu di Calzona, che sostituì Mazzarri, che subentrò a Garcia che prese il posto di Spalletti era riuscito in una simile impresa al contrario. Le cose sono precipitate un mese fatra la fine di settembre e l'inizio di ottobre. Sconfitta in casa contro il Cavallette. Sconfitta esterna contro il Basilea. In più ci si era messa anche la Campioni Lega. La squadra di Patrick Rahmen aveva incassato tre reti dall'Aston Villa e addirittura cinque dal Barcellona. Senza riuscire a segnare neanche uno misero gol. Al fondo della classifica del campionato svizzero si era sommato il fondo della classifica della Champions.

Il club, allora, aveva reagito provando il più classico dei rimedi: esonerando l'allenatore. Con la complicità della sosta per le Nazionali sulla panchina dei gialloneri si è installato Joel Magninuna figura totemica che dello Young Boys è stato giocatoreallenatore delle giovanili e condottiero. A marzo dello scorso anno, infatti, Magnin era subentrato a Raffaello Wicky ed era riuscito a vincere comunque lo scudetto. Le doti taumaturgiche del 51enne di Neuchâtel sembrano aver dato nuovamente frutto. Nel primo atto della sua nuova avventura Magnin ha portato lo Young Boys a battere il Lucerna per 2-1 (gol di Monteiro e di Itten) al termine di una gara dominata per numero di occasioni da golma scandita da una serie di errori grossolani alla conclusione.

Nel 4-4-2 rombo disegnato da Magnin, lo Young Boys ha cercato soprattutto di sfruttare le fasce. Sia con la sponda delle due punte (Elia e Itten), pronte a lanciare nello spazio gli incursori laterali, sia con il movimento a guadagnare il fondo degli esterni, rapidi poi a mettere in mezzo il pallone. Un ruolo importante in questo scacchiere è giocato da Dario Maschiesterno svizzero che nel corso della sua carriera è stato anche dell'Inter. Per una decisione di giorni. Poi il club nerazzurro ha deciso di spedirlo al Genova prima di rimandarlo a casa, al Basilea. Ora per Magnin arriva la sfida più difficile: trasformare l'exploit contro il Lucerna da eccezione a regola. Non un'impresa semplice visto che anche per i media svizzeri la crisi dello Young Boys non era esattamente inattesa. Nell'ultima sessione di mercato, infatti, il club ha deciso di non rafforzare una squadra che fra l'estate del 2023 e quella del 2024 era già stata indebolita dalle cessioni di Rieder, Fassnacht, Zesiger, Garcia e Nsame. I pochi volti nuovi, fra cui Ebrima Colleyarrivato dall'Atalantanon hanno reso secondo le aspettative. Per togliersi una volta per tutte dalle acque limacciose della bassa classifica serve un'impresa in grado di scrivere una storia tutta nuova. Ed è per questo che Magnin spera che il suo Davide possa batterlo Golia nerazzurro.



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