Economia Finanza

Israele, arrestate altre 7 spie dell'Iran: pianificavano l'omicidio di uno scienziato | La diretta




Continua lo scambio di colpi tra Israele ed Hezbollah. I terroristi libanesi hanno lanciato razzi contro diverse installazioni militari nelle zone centrali e settentrionali dello Stato ebraico, mentre le Idf hanno annunciato di aver distrutto uno dei bunker sotterranei contenenti l'oro e il denaro del Partito di Dio. Gli Stati Uniti, nel frattempo, hanno annunciato una proposta di cessare il fuoco tra Tel Aviv e miliziani filo-iran che prevederebbe un maggior potere della missione Unifil. Il presidente del parlamento di Beirut e il primo ministro Najib Mikati, però, ha dichiarato che non accetteranno alcuna modifica al mandato della missione Onu o alla risoluzione 1701.

11.06 – Idf: colpito obiettivo vicino a ospedale Hariri, struttura non era bersaglio

I caccia israeliani hanno colpito un bersaglio di Hezbollah vicino all'Ospedale Rafik Hariri a Beirut nella tarda serata di ieri ma non hanno preso di mira l'ospedale, che non è rimasto coinvolto nel raid. Ad affermarlo oggi sono i militari israeliani, citati da Hàaretz, dopo che il ministero della Salute di Beirut aveva aggiornato a 13 morti e 57 feriti il ​​bilancio del raid, parlando di danni importanti constatati nella struttura sanitaria.

11.00 – Oltre 200 artisti chiedono al premier spagnolo Sanchez lo sto alle armi ad Israele

Oltre 250 personalità del mondo della cultura spagnolo hanno inviato una lettera al premier Pedro Sanchez per chiedere l'embargo totale sulle armi a Israele. Tra loro anche il regista pluripremiato Pedro Almodovar e l'attrice Alba Flores, nota al grande pubblico per l'interpretazione di Nairobi nella serie La casa di carta. “Le chiediamo di agire con urgenza per imporre un embargo completo sulle armi a Israele. Gli embarghi sulle armi sono una misura potente per aiutare a mantenere la pace e si sono dimostrati efficaci in molti altri contesti”, si legge nella lettera. “A livello internazionale, la Spagna si è distinta come Paese che si è schierato a favore della pace e del popolo palestinese. Ma questo non è sufficiente. Finché la Spagna continuerà ad avere relazioni militari con Israele, rimarrà complice di questo massacro”, sottolineano gli artisti.

10.54 – Iran: “Sanno cosa li attende se attaccano i nostri siti nucleari”

“Sanno quale risposta li attende se attaccano i nostri impianti nucleariLo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, come riporta l'agenzia iraniana Altropassato un mese dall'attacco missilistico iraniano contro Israele del primo ottobre. “Tutti i Paesi nella regione hanno manifestato la loro contrarietà rispetto a un attacco israeliano all'Iran, soprattutto ai nostri siti nucleari – ha affermato – Ribadiamo che l'Iran risponderebbe allo stesso modo se Israele attaccasse.”

10.30 – Blinken in Israele per cercare un accordo di tregua a Gaza

Il segretario di Stato americano è atterrato a Tel Aviv. Parteciperà ad una serie di incontri con i vertici dello Stato ebraico riguardo al conflitto nella Striscia e in Libano.

10.22 – Idf: colpita base navale di Hezbollah

Durante la notte, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito di aver colpito una base navale di Hezbollah a Beirut, capitale del Libano. Secondo i militari, la base veniva utilizzata da Hezbollah per immagazzinare imbarcazioni veloci, effettuando test ed addestrare le sue forze navali. Ulteriori attacchi a Beirut durante la notte hanno colpito depositi di armi, centri di comando e altre infrastrutture, alcune delle quali erano sotterranee, aggiunge l'Idf. Lo riporta il Tempi di Israele.

18.10 – Raid Idf vicino all'ospedale Hariri di Beirut: 13 morti e 57 feriti

Il bilancio del raid israeliano contro una zona vicina all'ospedale Hariri a Jnah, periferia di Beirut, è salito a 13 mortitra loro un bambino, e 57 feritisette dei quali versano in condizioni critiche. Ad annunciarlo è stato il ministero della Salute libanese, precisando che nell'ospedale sono stati constatati “danni importanti”.

9.30 – Altri sette isrealiani arrestati per presunto spionaggio a favore dell'Iran

La polizia israeliana ha arrestato sette persone residenti a Gerusalemme est con l'accusa di spionaggio un favore dell'Iran. A scriverlo è il Posta di Gerusalemmecitando notizie diffuse questa mattina da altri media israeliani. I sette arresti, precisati, si aggiungono a quelli produttivi ieri.

I residenti di Gerusalemme Est finiti in manette per presunto spionaggio a favore dell'Iran sono sospettati di aver pianificato attenti in Israele, tra cui l'assassinio di uno scienziato nucleare israeliano e di un sindaco nel centro di Israele. A scriverne è il Tempi di Israele. I sospetti hanno tutti un'età compresa tra i 19 ei 23 anni, secondo quanto dichiarato da funzionari della polizia e dello Shin Bet. Il leader del gruppo, un 23enne di nome Rami Alianè stato reclutato da un agente iraniano. Nessuno dei sospetti aveva precedenti penali o relativi alla sicurezza. La cellula è stata attiva per circa due anni, rende ancora noto il giornale.

Varie le missioni che le sono state affidate, per le quali le presunte spie sono state pagate migliaia di shekel. Tra queste un attentato: ad Alian sono stati forniti la foto e l'indirizzo dello scienziato nucleare da colpire in cambio del pagamento, in caso di successo, di 200mila Nis (circa 53mila dollari).

Alian, secondo le autorità israeliane, avrebbe avviato i preparativi ma la cellula è stata arrestata prima che potesse entrare in azione. Secondo Canale 12Alian ha dichiarato agli investigatori di agire consapevolmente a favore degli iraniani e di voler danneggiare la sicurezza nazionale, citando la guerra a Gaza.



Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *