Istruzione

Professore celebra matrimonio di suo ex alunno: “Sei stato un insegnante di vita prima che di italiano” – Orizzonte Scuola Notizie


Alcuni insegnanti lasciano un'impronta così profonda nella vita dei loro studenti da diventare testimoni non solo del loro percorso formativo, ma anche di scelte personali importanti. Come nel caso di Luca Chierchini, ex studente del liceo scientifico “Piero della Francesca” di Sansepolcro, che ha scelto il suo ex professore, Andrea Franceschetti, come celebrante del suo matrimonio. Nonostante fossero passati dieci anni dalla fine degli studi, Luca ha voluto che fosse proprio il suo insegnante a unirlo civilmente ad Alena Mezentseva, ricercatrice in psicologia all'Università di Bologna.

La cerimonia si è svolta sabato scorso nella suggestiva cornice della terrazza del Belvedere a Citerna. Durante l'evento, il professore Franceschetti ha personalizzato una vecchia promessa matrimoniale dell'antica Roma, pronunciando un augurio speciale per gli sposi: “Dove sarete felici voi, lì lo sarò anch'io”. Un gesto particolarmente simbolico che ha reso la celebrazione toccante.

Andrea Franceschetti, docente di italiano e nominato “Aretino dell'Anno” nel 2020 dai lettori del Corriere di Arezzo, ha raccontato come è nata l'idea di officiargli il matrimonio. “Tutto è iniziato con un messaggio”, ha spiegato il professore. Luca, infatti, gli aveva scritto manifestando il desiderio di avere come celebrante qualcuno che aveva contribuito in modo significativo alla sua crescita. “Sei stato un insegnante di vita prima ancora che di italiano”, aveva scritto Luca nel messaggio. Commosso da quelle parole, Franceschetti ha accettato immediatamente la richiesta.

Luca e Alena sono conosciuti a Cesena, città in cui attualmente vivono. Luca lavora nel settore della gestione informatica per impianti di refrigerazione, mentre Alena è impegnata nella ricerca accademica. La proposta di matrimonio è arrivata in un contesto speciale, ai Fori Imperiali di Roma, un dettaglio che ha ispirato il professore ad integrare nella cerimonia un riferimento alla tradizione romana, con la famosa promessa “ubi tu gaius, ibi ego gaia”.



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