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La battaglia del Parlamento Europeo contro l'ora solare: “Il cambio d'ora è pratica superata e nociva per la salute, cambiare definitivamente” – Orizzonte Scuola Notizie


L'ora solare torna in questo fine settimana, ma potrebbe essere una delle ultime volte. Un gruppo trasversale di 67 europarlamentari, rappresentanti di tutti i gruppi politici, ha chiesto alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, di riaprire il dibattito sull'abolizione del cambio d'ora. La richiesta, guidata dal popolare irlandese Sean Kelly, mira a rendere la questione una priorità dell'attuale legislatura.

Il cambio d'ora, che prevede lo spostamento delle lancette un'ora avanti a fine marzo e un'ora indietro a fine ottobre, è ormai considerato una pratica superata e potenzialmente nociva per la salute. La posizione è condivisa da un ampio spettro politico, dai Popolari ai Verdi, dai Conservatori ai sovranisti. Tra i firmatari italiani figura Salvatore de Meo (Forza Italia/PPE).

La battaglia per l'abolizione del cambio d'ora non è nuova. Già nel 2015 il Parlamento europeo aveva sollecitato la Commissione europea a valutare l'impatto del cambio d'ora. L'allora presidente Jean-Claude Juncker, inizialmente riluttante, presentò poi nel 2018 una proposta per abolire l'ora legale e mantenere l'ora solare. Il Parlamento europeo approvò una risoluzione nel 2019, prevedendo l'abolizione entro il 2021. Da allora, tuttavia, il processo si è arrestato.

La nuova iniziativa degli europarlamentari si inserisce nel contesto della crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina. “I beneficio in termini di risparmio energetico che un giorno giustificavano il cambio d'ora sono ampiamente ridotti”si legge nella lettera inviata a Metsola. Anzi, il cambio d'ora “potrebbe portare ad un aumento dei consumi”. mantenere l'ora solare, inoltre, sarebbe “in linea con gli obiettivi di semplificazione dell'UE”.

La regolamentazione del cambio d'ora a livello europeo risale al 1981, con l'obiettivo di uniformare le diverse pratiche degli Stati membri. La direttiva attualmente in vigore, introdotta nel 2001, aggiunge le modalità di spostamento delle lancette. Ora, a distanza di oltre vent'anni, il Parlamento europeo sembra pronto a voltare pagina.



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