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Ma è l’Atalanta o Sinner? La Dea ne fa sei al disastrato Verona, il tridente del Gasp dà spettacolo


Alla Dea basta meno di un tempo per portarsi sul 5-1. Doppiette per Retegui e Lookman, in gol puro De Roon e De Ketelaere. Per un Hellas in crisi inutile rete di Sarr

Dal nostro inviato Simone Battaggia

26 ottobre 2024 (modifica alle 22:44) -BERGAMO

Dopo la frustrazione dello 0-0 di Champions con il Celtic, l'Atalanta esplode in tutta la sua bellezza: 6-1 al Verona, tre gol segnati in un quarto d'ora, un primo tempo chiuso 5-1, una manifestazione di superiorità assoluta. Lookman firma una doppietta e fa impazzire la difesa gialloblù, Retegui firma una doppietta che lo porta a 10 gol in 9 partite di campionato, De Ketelaere pennella un gol memorabile, l'inossidabile De Roon – ancora 90' minuti per lui – apre la partita con una rete che premia il suo essere inesauribile. E' una di quelle partite in cui l'Atalanta spaventa per organizzazione e potenziale. Quanto al Verona, semplicemente è stato travolto in tutto. Si salva Montipò, che con un paio di voli evita un punteggio ancora più pesante, Sarr che segna un gol splendido e con un altro gran tiro prende il palo, Ghilardi che conferma personalità. Ma martedì, per fare risultato a Lecce in uno scontro diretto delicatissimo, servirà ben altro atteggiamento.

scelte

Rispetto allo 0-0 in Champions contro il Celtic, Gian Piero Gasparini cambia poco negli uomini ma sceglie di fatto un 3-4-3: la difesa Djimsiti-Hien-Kolasinac è ​​confermata, a centrocampo De Roon è ancora una volta titolare a fianco di Ederson, con Zappacosta a destra e Ruggeri a sinistra, mentre in attacco torna dal primo minuto De Ketelaere, a destra del terzetto che si completa con Retegui e con Lookman. In panchina dopo quasi due mesi si rivede Rafael Toloi, che ha recuperato la lesione a un bicipite femorale. Paolo Zanetti deve mediare tra le esigenze della serata e la delicatissima trasferta di martedì sera a Lecce. Decide per un 3-4-2-1: in attacco fuori Casper Tengstedt, al suo posto parte Amin Sarr, visto dal primo minuto solo contro il Torino, e fuori anche Darko Lazovic, per otto giornate sempre titolare. Come trequartisti ci sono Livramento e Kastanos, il centrocampo è sostanzioso: Serdar – al posto di Duda squalificato – e Belahyane si schierano al centro, con Tchatchoua a destra e Bradaric confermato a sinistra nonostante le difficoltà patite col Monza. Dietro, dopo tre turni a 4 si torna alla difesa a tre, con Ghilardi confermato e schierato sulla sinistra, Coppola centrale e Magnani a destra. E' la quattrocentesima partita di Gian Piero Gasparini sulla panchina dell'Atalanta. Prima della gara, l'amministratore delegato Luca Percassi lo omaggia e parla di mercato: “Come famiglia gli siamo molto legati e anche lui lo è a noi – dichiara a Sky -. Penso che oggi raggiunga 400 partite con l'Atalanta, mentre io con mio papà tra poco raggiungomo quota 800, sono numeri importantissimi. In questo percorso all'Atalanta sono successi cose figlie di tanto impegno e lavoro. Oggi dobbiamo affrontare tematiche che una società molto diversa da quella di dieci anni fa deve affrontare, anche sul mercato. Daniele Maldini? È un ragazzo dall'enorme talento, figlio di una famiglia prestigiosissima. È un ragazzo che ovviamente l'Atalanta deve seguire. Sicuramente l’Atalanta lo sta monitorando”.

primo tempo

L'aria che tira al Gewiss Stadium si annusa subito. Bastano sei minuti perché Lookman da sinistra faccia partire un assist in piena area, che trova il piattone di De Roon per l'1-0. Tre minuti dopo il raddoppio: ancora uno slalom di Lookman – che sulla sinistra farà impazzire per tutto il tempo i vari Magnani, Tchatchoua e Coppola -, rimpallo e pallone per Retegui, che infila pressoché dalla stessa posizione di De Roon, ancora sull'angolino basso alla destra di Montipò. La pressione atalantina è impressionante, all'11' Ghilardi salva su Retegui, al 14' Montipò ferma un tiro ravvicinato di Lookman, ma pochi secondi dopo deve arrendersi al capolavoro di De Ketelaere, che dalla destra porta a spazzo Bradaric con una doppia finta e da fuori fa partire un sinistro a girare che si infila all'incrocio più lontano: 3-0. Il Verona, semplicemente, non passa la metà campo, Kastanos e Livramento non ricevono palloni, Serdar e Belahyane non fanno filtro, dietro il solo Ghilardi mostra abbastanza personalità per farsi rispettare e chiudere la porta ai vari Retegui e De Ketelaere. Al 25' Montipò deve superarsi ancora su un colpo di testa di Retegui da cross da sinistra di Ruggeri, mentre al 29' arriva il premio del gol per Lookman, fino a quel momento devastante: pressa Coppola sulla trequarti, gli strappa il pallone, si accentra e dal limite batte Montipò ancora sull'angolino in basso a destra: 4-0. Lo stesso Lookman firma la cinquina al 34' su un altro cross da sinistra di Ruggeri. Il Verona prova a scuotersi dall'incubo, al 35' Sarr, fino a quel momento invisibile, spara da fuori un destro che si stampa sul secondo palo e cinque minuti più tardi segna, ancora con una prodezza balistica: dopo una discesa di Belahyane calcia di controbalzo, da fuori, e azzecca l'incrocio: 5-1.

secondo tempo

Zanetti prova a dare un senso alla ripresa alzando un po' la squadra, Dani Silva entra per dare ordine e per provare a saltare qualche uomo, in difesa entra Dalniliuc, a sinistra si vede Lazovic, ma non è che cambia un granché. Quando vuole spingere l'Atalanta riesce a farlo, anche con i nuovi entrati Bellanova, Samardzic e Pasalic. Al 13' arriva il sesto gol, ancora con Retegui su discesa e assist di De Ketelaere: l'attaccante della Nazionale arriva a 10 gol nei primi nove turni: in tempi recenti, meglio di lui solo il Luca Toni della Fiorentina 2005-06 ( 11 in 9 gare). La partita non offre più spunti, si chiude senza recupero. L'Atalanta vola a 16 punti e in testa diventa sempre più pericolosa.





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