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Inquinamento in casa: le regole d’oro per migliorare la qualità dell’aria


L'inquinamento atmosferico influisce anche sulla qualità dell'aria in casa. Cosa si può fare?

Giacomo Martiradonna

27 ottobre – 08:33 – MILANO

Molti di noi trascorrono la maggior parte della giornata all'interno di luoghi chiusi: in casa, in ufficio, nelle scuole e in altri spazi coperti come centri commerciali o aeroporti. La qualità dell'aria che respiriamo in questi ambienti è spesso trascurata, nonostante il suo impatto diretto sulla nostra salute. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, l'aria interna è sovente contaminata da una varietà di inquinanti che possono causare o esacerbare numerose patologie. Per fortuna, ci sono diverse buone pratiche che è possibile mettere in pratica per ridurre l'inquinamento domestico e migliorare il benessere delle persone.

Inquinamento in Casa: effetti sulla salute

L'esposizione all'inquinamento indoor può provocare effetti sulla salute sia acuti che cronici. Gli inquinanti atmosferici intrappolati tra le quattro mura sono particolarmente dannosi per le persone più vulnerabili, come me bambini, gli anzianio per chi soffre di patologie pregresse. Arrivano le condizioni irritazioni agli occhial naso e alla gola, ma anche problemi più gravi come asma, bronchite cronica (BPCO) e addirittura malattie possono associare un'aria interna di scarsa qualità.

L'Istituto Superiore di Sanità segnala che un'esposizione prolungata a determinati inquinanti può aggravare patologie cardiache e respiratorieaumentare il rischio di ictus e peggiorare le condizioni come le allergie e le affezioni del sistema immunitario. In alcuni casi, si è osservata una correlazione con patologie neurologiche e riproduttive e persino con lui sviluppo del tumori. L'aspetto peggiore? Gli effetti dell'inquinamento indoor sono subdoli e una semplice emicrania o un'irritazione della gola può essere il primo sintomo dell'esposizione a un ambiente insalubre.

I Principali Inquinanti in Casa

Gli esperti identificano una serie di sostanze che contribuiscono al deterioramento dell'aria in casa. In particolare:

  • Composti Organici Volatili (COV): sostanze emesse da vernici, adesivi, mobili e prodotti per la pulizia. Questi composti, come la formaldeide, sono particolarmente irritanti e potenzialmente cancerogeni.
  • Particelle Sospese (PM10, PM2.5, UFP): queste particelle possono penetrare nei polmoni e, nel caso delle particelle più piccole, anche nel flusso sanguigno, contribuendo allo sviluppo di malattie respiratorie e cardiovascolari.
  • Monossido di Carbonio (CO): prodotto dalla combustione completa di legna, gas e altre fonti di calore. Un'esposizione prolungata può risultare fatale, ma anche una concentrazione più bassa può causare nausea, stanchezza e mal di testa.
  • Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA): derivanti dalla combustione, come quella di candele o sigarette. Possono causare gravi problemi alla salute, essendo spesso associati a malattie tumorali.
  • Fibra di Amianto: presente in alcuni vecchi materiali di costruzione, è estremamente pericoloso quando rilasciato nell'aria.
  • Microplastiche: Le microplastiche, invece, derivano da materiali sintetici presenti in mobili e tessuti e sono tuttora oggetto di studi per comprendere i loro effetti a lungo termine.
  • Ossidi di Azoto (NOx): prodotti da impianti di riscaldamento mal mantenuti, questi composti possono peggiorare condizioni come l'asma e altre malattie respiratorie.

10 Regole per un'Aria più Pulita in Casa

Tenere pulita l'aria di casa è un modo spiccio per prevenire moltissime malattie e problemi respiratori. L'Istituto Superiore di Sanità ha elaborato il adesivo per ottenere un ambiente interno più salubre:

  1. Cambiare frequentemente l'aria: aprire le finestre regolarmente, in particolare durante le attività che producono inquinanti, come la cucina o le pulizie. Durante la cottura, se disponibile, è consigliabile anche utilizzare la cappa aspirante.
  2. Evitare l'uso eccessivo di prodotti chimici: i detergenti ei deodoranti per ambienti contengono sostanze chimiche che possono inquinare l'aria. Meglio preferire prodotti naturali e attenzione: un ambiente pulito non deve necessariamente avere un odore artificiale.
  3. Non miscelare i prodotti per la pulizia: alcuni prodotti, come quelli a base di candeggina o ammoniaca, possono reagire con altre sostanze, generando vapori tossici. Meglio evitare di miscelare e seguire attentamente le istruzioni riportate sulle confezioni.
  4. Non fumare in casa: il fumo, sia da sigarette tradizionali che elettroniche, rilascia inquinanti che si accumulano su superfici come tende e pareti, creando un pericolo a lungo termine soprattutto per i bambini.
  5. Arieggiare gli abiti dalla lavanderia: i capi ritirati dalla lavanderia possono contenere residui di sostanze chimiche. Farli arieggiare prima di riporli nell'armadio è sempre una buona idea.
  6. Gestire l'acquisto di mobili nuovi: i mobili nuovi possono rilasciare composti organici volatili. È utile ventilare di più gli ambienti nei primi tempi dopo l'acquisto.
  7. Limitare l'uso di insetticidi: gli insetticidi devono essere utilizzati con moderazione e attenzione, preferibilmente quando non sono presenti nell'ambiente, e seguendo scrupolosamente le istruzioni.
  8. Le piante non sono la soluzione: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le piante da appartamento non abbattono in modo significativo l'inquinamento in casa. Migliorano l'estetica, sì, ma il loro impatto sulla qualità dell'aria indoor è minimo.
  9. Ristrutturazioni: durante i lavori di ristrutturazione, è bene utilizzare vernici e materiali a bassa emissione di inquinanti e arieggiare continuamente.
  10. Animali domestici: gli animali rilasciano allergeni che si accumulano nella polvere. Passare regolarmente l'aspirapolvere e cambiare l'aria aiuta a limitare l'esposizione.





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