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Marquez, piazzamento rivisto dopo la gara: il “drop position” fa discutere


Lo spagnolo era stato classificato dodicesimo, dato che la Direzione gara aveva considerato non scontata una sanzione. Poi il pilota Gresini ha ripreso il piazzamento perduto: ecco perché

Federico Mariani

27 ottobre – 13:29 – MILANO

Dodicesimo, anzi undicesimo: il piazzamento di Marc Marquez in Thailandia è diventato un vero giallo al termine della gara MotoGP. Scivolato dopo un duello intenso per la vittoria con Francesco Bagnaia, il pilota Gresini ha dato vita a una rimonta disperata, cercando di recuperare punti preziosi. Missione compiuta se si guarda il risultato finale, con cinque mattoncini utilissimi per tenere lontano Enea Bastianini nella lotta al terzo posto iridato. Tuttavia si è arrivato a questo epilogo dopo una sanzione inizialmente considerata non scontata e poi rivalutata.

marquez, cosa è successo

Tutto è nato da un attacco non ben calibrato da Marquez ai danni di Joan Mir. Marc ha tentato di superare il connazionale ed ex compagno in Honda all'interno di una delle curve finali, ma ha finito per urtarlo, senza comunque farlo cadere. La manovra non è sfuggita alla Direzione gara che ha imposto all'otto volte iridato di cedere una posizione. L'ex re della MotoGP ha eseguito il comando, ma quando aveva già guadagnato ulteriore terreno. Inoltre a beneficiare di questa sanzione non è stato Mir, ma Nakagami. Un vantaggio solo momentaneo perché Marquez si è ripreso velocemente ciò che aveva ceduto. La manovra non è stata notata sul momento e così lo spagnolo, arrivato undicesimo, ha perso una posizione a vantaggio di Luca Marini. Poi, dopo un'attenta analisi delle immagini, ecco il dietrofront e la restituzione del piazzamento originale. Ai microfoni di Dazn Spagna, Marquez ha spiegato: “Ho rispettato la sanzione. Ho superato Nakagami alla curva tre, l'ho lasciato passare e l'ho ripassato prima della curva quattro”.

i precedenti motogp

La scelta ha scatenato qualche perplessità tra gli appassionati, specialmente considerando che, nell'immediato, a trarre vantaggio dalla perdita di posizione spesso non è il pilota danneggiato. Marquez, però, non ha trasgredito il regolamento. Semmai ha sfruttato una sorta di “zona grigia” presente nelle norme. Curiosamente era già accaduto qualcosa di simile nella gara Sprint in Spagna. Protagonisti ancora il pilota Ducati e Mir: dopo un contatto all'ultima curva la Direzione gara aveva inflitto a Marc il “drop position”, ovvero la richiesta di cedere una posizione. Anche in quell'occasione Marquez era comunque riuscito a terminare la gara in zona punti.





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