Sport

Venezia due volte avanti, Kyriakopoulos e Djuric lo riprendono. A Monza finisce 2-2


Neroverdi in gol con Ellertsson al 15', pari brianzolo al 23'. La squadra di Di Francesco di nuovo avanti con Svoboda al 39', ma raggiunta 5' dopo. Nel finale espulso Bondo

Dal nostro inviato Vincenzo Di Schiavi

27 ottobre 2024 (modifica alle 16:59) – MONZA

Certo, il Monza infila il terzo risultato utile consecutivo, mentre il Venezia muove la classifica dopo tre ko di fila, ma di sorrisi se ne vedono pochi, perché son più i rimpianti a segnare un match non indimenticabile nonostante i gol. Il Venezia due volte in vantaggio si fa riprendere con errori individuali sanguinosi. Il Monza non coglie l'urgenza di una gara che avrebbe potuto portare a una svolta decisiva di classifica, prospettive e autostima. Nesta conferma il blocco che ha spazzato via il Verona, mentre Di Francesco rivede qualcosa nei volti ma non nell'idea che rimane sempre quella del 3-5-2. Confermato Stankovic Junior tra i pali, dalla difesa esce Candela ed entra Haps come braccetto di sinistra, in mezzo Busio prende il posto di Nicolussi Caviglia mentre davanti parte dall'inizio Pohjanpalo e non il grande ex Gytkjaer, l'eroe del grande balzo in Serie A dei brianzoli, premiato prima della partita da Adriano Galliani.

botta e risposta

L'approccio del Monza è incomprensibilmente molle e mediocre: veneti sempre primi sul pallone ma puri errori gratuiti, specie in mezzo, che danno al Venezia degli uno contro uno pericolosi. In avvio una spizzata di Haps non viene raccolta da nessuno, poco dopo Pohjanpalo toglie il pallone a Oristanio pronto a calciare da pochi passi su cross di Ellertsson, perso da un Pedro Pereira in grande difficoltà sulle discese altrui. Dall'altra parte pure Carboni stenta e così, su una fuga di Oristanio, mai contrastata dall'esterno biancorosso, il Venezia passa con Ellertsson, al primo gol in A, che colpisce tutto solo da dentro l'area. Il Monza si scuote, prova ad alzare i giri del motore, ma la riaggressione a cinque sui portatori di palla bassi del Venezia funziona a singhiozzo. E quindi il pareggio è figlio soprattutto della contingenza e degli errori individuali dei veneti. Haps ed Ellertsson lasciano troppo scoperta la fascia da cui parte il cross per Kyriakopoulos: l'esterno del Monza si beve Svoboda e fulmina Stankovic col suo sinistro. Già, Svoboda… Controversa è la prova del centrale difensivo dei veneti: suo è il nuovo vantaggio al minuto 40 con una poderoso stacco di testa che lascia di sasso Izzo e Kyria, ma il modo in cui si fa saltare da Djuric per il 2- 2 grida vendetta. Assist in verticale di Kyriakopoulos (ottima la sua prova) per l'attaccante che ruba il tempo sull'uscita sghemba di Svoboda e fredda Stankovic in uscita. Si va dunque al riposo ebbri di gol, spia illusoria di una gara che dovrebbe essere vibrante ma in realtà non lo è.

rosso bondo

Nella ripresa il Monza prova a guadagnare campo facendo quello che avrebbe dovuto fare dall'inizio: aggredire la partita. Nesta inserita D'Ambrosio e Bianco per dare un po' più di brio al posto degli spenti Caprari e Pereira, Di Francesco risponde con Altare e Nicolussi Caviglia per Duncan e Haps. La trama del Venezia non cambia, mentre tra i brianzoli la posizione alta e la vivacità di Bianco mettono pressione alla difesa ospite. Il Monza alza i giri: una spizzata di Djuric e un bel cross non raccolto di D'Ambrosio dicono che l'aria è cambiata. Il Venezia abbassa il baricentro senza però rinunciare all'affondo. Al 72' Di Francesco cambia l'attacco: dentro Gytkjaer e Yeboah, ma è il Monza che fa la partita. Il contatto in area tra Bondo e Zampano scatena le proteste del Monza, che poi perde Bondo espulso per fallo su Nicolussi Caviglia (secondo giallo). Una rasoiata di D'Ambrosio è l'ultimo brivido. Poi può bastare così.





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *