Porridge Radio – Clouds In The Sky They Will Always Be There For Me
Quanto mi piacciono Radio Porridge. Quella voce ubriaca, che graffia con le sue cantilene ruvide. Quelle melodie che partono dal nulla e crescono in modo febbricitante e ossessivo.
Questa volta, complice la produzione di Monaci Dom (al lavoro per i Grande ladro), abbiamo un contorno più scarno e diretto del solito. Non solo, ma nella seconda metà dell'album, abbiamo proprio una virata verso pezzi più rarifatti, dolci, fatti di voce e chitarra e poco altro. Un'affascinante novità che ci regala Dana Margolin sola sul palco a deliziarci con la sua ebbra dolcezza.
Abbiamo “Anybody” e “Lavender, Raspberries” che ci presentano i Porridge Radio in gran spolvero. “A Hole In The Ground” è uno dei loro pezzi migliori, con un ritornello pazzesco, indelebile. “God Of Everything Else” è una spina nel fianco. Carnale e lacrimante, animalesca e sognante. “Sleeptalker” e “You Will Come Home” sono due magnifici preludi a quel che sarà la seconda metà dell'album, ma danno solo un assaggio per poi tornare a mordere in pieno stile Radio Porridge. “Mercoledì” è una stella cometa. Una filastrocca noir, un abbraccio sotto la pioggia. “In a Dream” è una carezza dream-pop che cresce in una magnifica tensione. “I Get Lost” è il pezzo rubacuori. Chiude “Sick Of The Blues” che ci chiede di alzare le mani al cielo, chiudere gli occhi e gridare il ritornello a squarciagola: “Sono di nuovo innamorato della mia vita”.
Un disco prezioso, che come nelle migliori tradizioni ci fa sorridere e ci fa piangere. Ci scuote e ci accarezza.