Istruzione

157 studenti di una scuola di Treviso guarderanno “Il ragazzo dai pantaloni rosa” – Orizzonte Scuola Notizie


Lunedì 4 novembre, 157 alunni dell'Istituto Comprensivo “Serena” assisteranno alla proiezione del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”dopo che i docenti lo hanno visionato preventivamente. L'iniziativa, inserita in un progetto scolastico contro il bullismo, ha generato un dibattito che si è risolto con la visione anticipata da parte degli insegnanti. L'idea di proporre il film è nata durante un recente consiglio di classe, dove gli insegnanti hanno informato i genitori, anche per trasparenza sui costi dell'attività (4 euro per il biglietto e 5 per il trasporto).

Durante l'incontro con i docenti, alcuni genitori hanno espresso il desiderio che il film fosse visionato preventivamente dai professori, come chiarito dalla dirigente scolastico, Anna Durigon: «I genitori hanno chiesto maggiori informazioni e hanno voluto assicurarsi che il film fosse già stato visto dai docenti». A seguito di questa richiesta, la data dell'uscita è stata temporaneamente rinviata, comportando anche una comunicazione al cinema Edera per spostare la prenotazione. «C'è stata probabilmente un'incomprensione con i riferimenti del cinema: richiedere solo posticipare la proiezione, non annullarla», ha spiegato Durigon, riferendosi alle 157 prenotazioni che il cinema aveva già registrato in vista della prima nazionale del film.

Nonostante il consenso finale all'iniziativa, il dibattito tra i genitori non è stato privo di posizioni contrastanti. Alcuni hanno approvato l'iniziativa, mentre altri erano contrari. Un genitore, ad esempio, ha lamentato che sua figlia perso avrebbe avuto la possibilità di partecipare a eventi scolastici di sensibilizzazione come “Uniti contro il bullismo”, perché alcuni ritengono il tema inadeguato per studenti di 11 anni. Il film è patrocinato dalla Presidenza della Repubblica e ispirato alla storia di Andrea Spezzacatena, un ragazzo vittima di bullismo a causa di un paio di pantaloni scoloriti, evento che portò al tragico suicidio del giovane.

Anche il sindaco di Treviso, Mario Conte, si era espresso in merito, dichiarando che il Comune avrebbe proiettato il film se la scuola avesse deciso di annullare la visione. Con la visione preventiva dei docenti e l'ok finale, l'iniziativa proseguirà come da programma, offrendo ai giovani un'occasione di riflessione sul tema del bullismo e del cyberbullismo.



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