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Vettel, omaggio ecologico a Senna in Brasile con un maxicasco fatto di… rifiuti


In occasione del GP a Interlagos, a trent'anni dalla morte di Ayrton, Sebastian ha riunito i piloti del Mondiale dentro un casco fatto realizzare da un artista locale utilizzando materiali di scarto raccolti a San Paolo

Giulia Toninelli

1 novembre 2024 (modifica alle 19:37) – MILANO

Interlagos, giovedì prima della gara. Quindici dei venti piloti titolari in Formula 1 sono in pista, schierati davanti a un enorme casco interamente realizzato con materiali riciclati. È la riproduzione dell'iconico casco di Ayrton Senna e sulla parte laterale dell'opera il logo di un altro pilota svela il nome della persona che ha ideato e realizzato il progetto. Il logo è quello di Sebastian Vettel, il quattro volte campione del mondo di Formula 1 ritiratosi alla fine della stagione 2022, da tempo attivo sul piano della lotta ecologista. I piloti applaudono, si avvicinano al casco e lo toccano, facendo domande a Vettel sulla realizzazione del progetto. Lui li invita ad entrare: il casco è aperto e al suo interno sono state appese fotografie della vita e della carriera dell'idolo brasiliano, in una sorta di piccola mostra dedicata a Senna. Le fotografie dei piloti intorno all'opera, impegnati nel promuovere un progetto ecologista, fanno subito il giro del web. A unirli, a spingerli a partecipare nonostante le decine di impegni obbligatori di un weekend di gara, poteva essere solo Sebastian Vettel. Lo ha già fatto due volte dopo il suo ritiro: la prima a Suzuka nel 2023 quando in pista portò l'iniziativa “Buzzin' corner” per sensibilizzare il pubblico sull'importanza della biodiversità; la seconda quest'anno a Imola per una corsa sotto la pioggia organizzata proprio in onore di Senna.

omaggio ad AYRTON

L'opera, ha raccontato Vettel nella giornata dedicata al lancio del casco, rende onore al pilota brasiliano a 30 anni dalla sua morte, in un progetto – #foreversenna – iniziato nel weekend della F1 a Imola e poi portato in Brasile: “Senna era ovviamente molto popolare per quello che faceva in pista, ma ha anche avuto il coraggio di parlare al di fuori della pista per difendere le cose che riteneva importanti, migliorando la situazione dei bambini in termini di istruzione e combattendo la povertà”. La battaglia sociale di Senna si unisce così a quella ambientalista, centrale nei progetti di Vettel, che ha spiegato: “I temi sociali e quelli ambientali sono strettamente legati tra loro. Così ci è venuta l'idea di costruire questo casco realizzato al 100% con i rifiuti raccolti a San Paolo. Quello che stiamo cercando di fare è celebrare la sua figura e la sua eredità e di costruire qualcosa che permetta alla gente di capire chi era e per chi si batteva”. L'opera è stata completata poco prima del lancio ufficiale, con rifiuti raccolti e usati per decorare il casco anche fuori dal circuito di Interlagos. La scelta di utilizzare rifiuti riciclati è un invito alla sensibilizzazione su un tema di attualità mondiale, come raccontato dal quattro volte campione del mondo: “In Brasile solo una minima parte dei rifiuti che finiscono per strada viene riciclata ma credo che si deve iniziare ancora prima . Serve far riflettere le persone su ciò che accade quando vanno a fare la spesa, se davvero hanno bisogno di comprare qualcosa o meno, se possono acquistare un imballaggio che sia riciclabile invece di qualcosa che finisce nei rifiuti generici, spesso nelle discariche o nel peggiore dei casi nelle nostre acque, come l'oceano”. La battaglia ecologista che vede impegnato il campione tedesco è nata – ha durante spiegato l'evento andato in scena in Brasile – dalla presa di coscienza dei problemi che oggi investono il mondo e che lo stesso Sebastian ha imparato a conoscere e capire nel corso degli anni grazie al privilegio di poter viaggiare e conoscere la situazione climatica globale: “Credo di aver avuto il privilegio di vedere il mondo, di viaggiare, di incontrare persone diverse, culture diverse, di farmi un'idea di ciò che accade, e poi aprire gli occhi e guardare i problemi. Non credo che l'approccio giusto sia puntare il dito e dire: 'Dovresti fare questo o quello' ma credo che sia importante parlare, ascoltarsi e ascoltare i problemi delle persone, il modo in cui soffrono e le opportunità che potrebbero mancare per poi pensare a delle soluzioni”.

L'INVITO alle nuove generazioni

La grande visibilità che ha oggi la Formula 1, soprattutto nei ragazzi, è l'ideale per veicolare messaggi di cambiamento e speranza. Il sogno del quattro volte campione del mondo sarebbe quello di vedere in futuro i piloti più giovani impegnati nel sostenere le proprie battaglie: “Penso che sia importante avere una piattaforma e un potere così grande per ispirare le persone, non solo per quanto riguarda quanto le prestazioni in pista ma anche per parlare di cose importanti. E queste 'cose importanti' possono essere qualsiasi cosa, davvero. Penso però anche che un giovane pilota abbia bisogno di un po' di tempo per trovare il coraggio di farlo. Ayrton sotto questo punto di vista è un grande simbolo ed esempio per tutti”. Un invito a battersi per le proprie convinzioni, quello di Vettel, che sprona i giovani colleghi a fare lo stesso: “C'è molto di più dentro a questi venti piloti rispetto a quello che fanno vedere sulla griglia di partenza. Io li incoragerei a parlare ea trovare ciò che davvero conta per loro”.





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