Draghi sul Financial Times: «L’Ue impari la lezione fiscale del Regno Unito»
«L'Europa impari la lezione fiscale del Regno Unito»: è il titolo dell'articolo che l'ex premier Mario Draghi ha scritto sul Financial Times oggi in edicola. L'ex presidente della Bce sottolinea come Londra abbia scelto di aumentare in modo significativo gli investimenti pubblici nei prossimi cinque anni e abbia adottato regole precise per garantire che i prestiti vengano utilizzati solo per finanziare questi investimenti. «Inoltre – aggiunge Draghi – per garantire la qualità della spesa, le transazioni saranno convalidate da autorità indipendenti. Ciò aumenta la probabilità che l'investimento pubblico abbia un valore attuale netto positivo e quindi supporti la sostenibilità fiscale».
Draghi sottolinea quindi che i Paesi dell'Ue «sono ora in procinto di presentare i loro primi bilanci in base alle nuove regole fiscali europee. I primi elementi – scrive – suggeriscono due importanti differenze nel loro approccio rispetto al Regno Unito. In primo luogo, la maggior parte dei Paesi che hanno spazio fiscale e non si trovano ad affrontare un grave deterioramento delle prospettive macroeconomiche stanno optando per un percorso di consolidamento più breve di quattro anni anziché sette. Sembra quindi improbabile – aggiunge Draghi – che questi governi utilizzeranno i margini per aumentare gli investimenti previsti dalle nuove regole».
“In secondo luogo – spiega ancora – per quei Paesi che intendono avvalersi dell'estensione di sette anni, la garanzia che il denaro verrà speso bene spetta alla Commissione. Ciò – osserva Draghi – richiede che sia un partner negoziale esigente, che applichi rigorosamente gli obiettivi di investimento e valuti la qualità dell'investimento e se affronti ”le priorità comuni dell'Unione”.