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Juve e Milan vanno troppo piano: con questo ritmo l’Europa che conta è una chimera


Con la media-punti di queste prime 10 giornate per i bianconeri proiezione di 68 punti, per i rossoneri di 59. Numeri insufficienti…




Giornalista

2 novembre 2024 (modifica alle 10:25) – MILANO

Altro che scudetto. Juve sesta in solitaria, Milan ottavo alla pari con il Torino: fa impressione scriverlo, ma è la realtà della classifica. Dopo 10 giornate, poco più di un quarto di campionato, Juve e Milan sono fuori dalla zona Champions. Il Diavolo di partite ne ha giocate nove, ma oggi, con i tre punti ipotetici del recupero contro il Bologna, sarebbe lo stesso fuori dalla Champions e dall'Europa. Se la stagione fosse finita, la Juve potrebbe consolarsi con il palliativo dell'Europa League. Il Milano no, forse la Conference. Napoli, Inter, Atalanta, Fiorentina e Lazio precedono la Juve. Il Milan ha l'aggravante di essere dietro alla Juve medesima e all'Udinese. Ai primi di novembre, tutto è rimontabile, a patto di cambiare velocità di crociera. Rispetto a un anno fa allo stesso punto del campionato, la Juve ha cinque punti in meno. Il Milan sette, sempre con l'asterisco della gara in sospeso.

la media

La Juve viaggia alla media di 1,8 punti a partita. Proiettato sulle 38 giornate, questo andamento garantisce 68 punti finali. Nella Serie A 2023-24, 68 punti li ha fatti il ​​Bologna, entrato in Champions League grazie al quinto posto, ma non è sicuro che anche quest'anno la quinta piazza valga alla Serie A un pass Champions in più rispetto ai quattro canonici, dipenderà dal coefficiente per nazioni. Due stagioni fa, Serie A 2022-23, il Milan acciuffò la Champions con il quarto posto a 70 punti perché la Juve venne penalizzata con il meno dieci e chiuse a 62. Senza la sanzione, il quarto posto se lo sarebbe preso la Juve a 72. Il Milan di oggi deve recuperare la partita con il Bologna e ha una media punti di 1,55/6. Spalmata su 38 partite, equivale a 59,1 punti: una quota da Conference League, forse.

la causa

Juve e Milan hanno cambiato gli allenatori e avviato nuovi progetti tecnici. Thiago Motta cerca di imporre alla Juve l'ennesima rivoluzione culturale, la Torino bianconera è refrattaria al modernismo tattico-strategico. Non hanno attecchito Maifredi, Delneri, Sarri e Pirlo, allenatori con idee “futuriste”, e il dettaglio storico non è benaugurante per Motta, penalizzato da una marea di inciampi, vale a dire infortuni. La Juve di Motta è incespicata a ottobre, il mese del rallentamento: tre pareggi, contro Cagliari, Inter e Parma, e un'unica sofferta vittoria, contro la Lazio. All'inizio di ottobre, prima dell'1-1 contro il Cagliari, la Juve era seconda, un punto dietro il Napoli capolista. Oggi, 2 novembre, è sesta, a meno sette dal Napoli. In quattro giornate, Motta si è fatto staccare di altri sei punti da Antonio Conte. Il Napoli ha sempre vinto, la Juve ha pareggiato per tre volte. È presto per parlare di rigetto, però la tendenza è inquietante. Il Milan è vittima di un rendimento a singhiozzo. L'acuto nel derby contro l'Inter, le sconfitte contro Parma, Fiorentina e Napoli. Motta è sopravvissuto allo scontro diretto con Conte (0-0). Fonseca ne è uscito schiantato (0-2). L'allenatore portoghese ha speso tempo ed energie nel braccio di ferro con parte dello spogliatoio, specie Leao. La squadra soffre una fase difensiva instabile e in attacco raccoglie poco, rispetto a quanto costruisce.

le soluzioni

La Juve deve recuperare gli infortunati a breve termine – Nico Gonzalez su tutti – e muoversi sul mercato di gennaio per un difensore che sostituisce il lungodegente Bremer e per un centravanti vice-Vlahovic, perché il recupero di Milik continua a spostarsi più in là. Motta dovrebbe andare sul concreto, guardare più ai punti che al gioco. La Champions mancata sarebbe una catastrofe tecnico-economica. Il Milan società deve decidere che cosa sarà di Fonseca. Sicuri che sia lui l'allenatore giusto, a costo di non qualificarsi alla Champions? Se ci fossero dei dubbi, sarebbe il caso di affrontarli e dissolverli. Cambiare oggi perché dopodomani potrebbe essere tardi. Altrimenti, avanti così, con sprezzo del pericolo e con fiducia massima nel portoghese.





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