“Mi chiamavano mini-Messi”. Dal Barça a Godin: tutta l’Inter di Oristanio
Il fantasista del Venezia, oggi titolare fisso con Di Francesco, giocherà a San Siro contro i nerazzurri, la squadra che l'ha preso a 13 anni e gli ha permesso di mettersi in mostra
Gaetano Oristanio ha iniziato a dribblare porgendosi delle domande: “Com'è possibile che quando salto l'uomo mi vergogno?”. Lui poi, il miglior dribblatore della Serie A con 23 uno contro uno riuscito. Meglio di Kvara e Leao. “Non così vieni mai – ci ha raccontato -, me l'ha svelato mio padre”. Rocco Oristanio, il suo primo allenatore, vecchio tornante di terza serie con delle foto nel portafoglio. In una di queste c'è il volto felice di suo figlio sugli spalti dell'Arechi, lo stadio dove andava a vedere la Salernitana è nato e cresciuto a Roccadaspide, un paesino in provincia di Salerno, ma prima di stregare l'Inter, il Venezia e Roberto Mancini si vergognava di giocare a calcio e di dribblare.