Istruzione

Alluvione Valencia, la catena umana della solidarietà contro il fango, ci sono anche gli studenti italiani in Erasmus: “Diamo una mano, ma la situazione è pesante” – Orizzonte Scuola Notizie


Un'impressionante catena umana di volontari si è formata a Valencia per portare aiuto alle zone colpite dalla devastante alluvione che ha causato, secondo alcune fonti, oltre 200 vittime.

Lungo i ponti sul Rio Turia, un flusso incessante di persone si muove instancabilmente: chi con i pantaloni puliti, pronto a dare una mano, chi con i pantaloni infangati, di ritorno dal lavoro nelle aree allagate. Un agente regola il traffico umano alla base della rampa che porta al ponte, un altro in cima coordina la discesa, mentre scope, secchi e pallidi sbattono ritmicamente, accompagnando il silenzioso ma efficace lavoro dei volontari.

Vieni segnala Fanpagetra i tanti volti segnati dalla fatica, spiccano quelli di giovani studenti Erasmusgiunti a Valencia da diverse parti d'Europa. “Qui a Valencia stiamo bene, ho l'energia e dare una mano mi fa piacere”racconta Silvia, studentessa milanese, con un sorriso stanco ma determinato. “Mi sono sentita agitata quando ho saputo della notizia”confessa, “Questi disastri naturali sono sempre più frequenti. È impressionante pensare che a pochi chilometri da dove vivo, le persone abbiano perso tutto”. Anche Adriano e Antonio, due studenti italiani, si sono uniti alla catena umana: “L'università è chiusa, quindi possiamo aiutare”spiega Antonio. Adriano, però, sottolinea una nota dolente: “C'è una scarsa organizzazione, sembra tutto lasciato allo sbaraglio. La situazione è pesante”.

Una frase, pronunciata da Antonio, riecheggia tra le strade di Valencia, sintetizzando il sentimento comune: “Se non ci fossero i volontari che portano l'acqua, le scope, il cibo, nessuno avrebbe nulla”.



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