“La scuola è lenta? No, è la vita che è troppo veloce”: Vincenzo Schettini e la lentezza come forza – Orizzonte Scuola Notizie
Vincenzo Schettini, docente e divulgatore scientifico, anima del progetto “La Fisica che ci piace” su YouTube, ha recentemente espresso un pensiero controcorrente riguardo la percezione della scuola da parte degli studenti.
In uno breve sul proprio canale, Schettini ha affermato: “La scuola è lenta? È noiosa? Obiettivamente la trovate più lenta rispetto al resto della vita? È la vita che è troppo veloce, credetemi la scuola è lenta ed è tra virgolette noiosa, esattamente come quando andavo io a scuola.”
Schettini sottolinea come la scuola sia rimasta sostanzialmente invariata nel tempo, mentre è la vita a essere accelerata da ritmi frenetici. “Voi queste 6 ore dovete trovare il modo di sfruttarle a vostro vantaggio, non a vostro svantaggio annoiandovi e facendo poco”, continua il divulgatore. “Più riuscite a lavorare in questo sistema così lento, più vi abituerete al fatto che nella vita la lentezza serve. Io se sono arrivato al punto in cui sono arrivato è per la lentezza, non per la velocità. Questa scuola che voi vedete noiosa, lenta, cominciate a immergervi in questa lentezza, rallentate anche voi.”
Le parole di Schettini sollevano un dibattito interessante. In un mondo dominato dalla velocità, dalla tecnologia e dall'immediatezza, la scuola può apparire come un'oasi di lentezza. Ciò può essere frustrante per gli studenti abituati a ritmi frenetici, ma Schettini invita a rivalutare questa lentezza come un'opportunità. La scuola, con i suoi tempi dilatati ei suoi ritmi più lenti, permette di approfondire, di riflettere, di elaborare. È un contesto in cui si può imparare a concentrarsi, ad assimilare informazioni, a sviluppare la capacità di ragionare criticamente.
La lentezza, secondo Schettini, non è un limite ma una forza. In un mondo che premia la velocità, la capacità di rallentare, di riflettere e di analizzare diventa un'arma vincente. La scuola, con il suo ritmo più lento, può essere un prezioso alleato in questo processo, se affrontato con la giusta mentalità.
L'invito di Schettini è quello di cogliere l'occasione per immergersi in questa lentezzadi utilizzarla per crescere, per imparare e per prepararsi a un mondo che, paradossalmente, ha sempre più bisogno di persone capaci di pensare in modo lento e profondo.