Spagna: allarme rosso per piogge torrenziali in Almeria, nuova allerta a Valencia. Le vittime salgono a 213
Nuovo allarme in Spagna per il maltempo dopo la tragica alluvione dei giorni scorsi, L'agenzia del meteo statale spagnola, Aemet, ha infatti appena lanciato l'avviso rosso per le piogge torrenziali nella provincia di Almería: «Possibili straripamenti di canali e allagamenti. Il pericolo è estremo! Non viaggiare se non strettamente necessario!», si legge nel messaggio postato sui social. E ha emesso anche un'allerta arancione sul litorale della provincia di Valencia, sulla costa e nell'entroterra settentrionale di Castellón a causa di precipitazioni che potrebbero raggiungere i 150 litri per metro quadrato in 12 ore. L'allerta, che sarà attiva dalle 9:00 alle 23:59 di oggi, 3 novembre, prevede anche precipitazioni di 50 litri per metro quadrato in un'ora sulla costa meridionale di Valencia e di 40 l/m4 in un'ora nella parte centro-settentrionale, a Castellon. Secondo l'agenzia Aemet i temporali potrebbero essere accompagnati anche da grandine.
Le vittime salgono a 213
Intanto continua a salire il bilancio delle vittime delle peggiori inondazioni del secolo sul versante del Levante spagnolo: sono 213 i morti, in gran parte – 210 – nei comuni della cintura sud di Valencia, ai quali si aggiungono 3 donne morte in Castiglia la Mancia e Andalusia, secondo l'ultimo bilancio del Centro di emergenze della Regione di Valencia. Il re Felipe VI e il premier Pedro Sanchez visiteranno oggi le zone colpite, dove sono giunti altri 5.000 militari, come annunciato ieri dal premier.
Esercito alla ricerca dei dispersi
Sono in tutto 7.500 i membri dell'esercito impegnati sul territorio nella ricerca dei dispersi, ai quali si sono uniti 5.000 fra agenti di polizia e guardia civile mobilitati dal ministero dell'Interno, che si sono uniti ai 5.000 già presenti sul territorio. Secondo le autorità è stata ripristinata l'elettricità per il 94% delle utenze, ma 7mila persone restano ancora senza luce e in migliaia senza acqua. Al quinto giorno dalle inondazioni si riducono le speranze di trovare sopravvissuti fra i 'desaparecidos' il cui numero è ancora imprecisato.
«Parcheggi come cimiteri di fango»
Le ricerche sono concentrate nei parcheggi di centri commerciali e abitazioni finora rimaste isolate dalla marea di fango. Si temono decine di vittime intrappolate nel parcheggio del centro commerciale Bonair di Aldaia, dove le idrovore hanno aspirato da ieri il 75% dell'acqua che arriva a quattro metri di altezza nei due piani interrati. Nel parcheggio sono entrati i vigili del fuoco ei militari dell'Ume con alcuni scafi, per cercare persone nelle auto sommerse in quello che potrebbe essere un enorme cimitero di fango. La Protezione civile ha attivato un team di psicologi per assistere i familiari delle possibili vittime.
Continuano le operazioni di soccorso anche nel parcheggio del supermercato Consum, a Benetusser, dove fra le auto ingoiate dall'acqua si cercano almeno 20 persone. “Non si stimano 1.900 dispersi. 1900 è il numero di chiamate al 112 di familiari che non hanno notizie dei propri cari, ma in gran parte questo risponde alla mancanza di comunicazioni”, ha chiarito il ministro dell'Interno, Fernando Grande Marlaska ieri sera alla Cadena Ser. “Stime del genere ci indurrebbero in errore e non generano fiducia”, ha aggiunto. La priorità dei militari dell'Unità di emergenza (Ume) e dei servizi di emergenza è trovare eventuali sopravvissuti e ripristinare strade e infrastrutture per fare arrivare aiuti alle popolazioni colpite.