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Ecco le strategie per contrastare la povertà energetica nell’Italia di oggi


La ricerca, esposta direttamente dal presidente dell'ente demoscopico Nando Pagnoncelli, è stata voluta da Fondazione Banco dell'energia è un ente senza scopo di lucro nato il 14 aprile 2016 a seguito dell'iniziativa “Forum Ascolto” di A2A, un percorso avviato nel 2015 come momento di confronto con la società civile. Realtà che nel 2022, a seguito della riforma del Terzo Settore e dell'entrata in vigore del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), Banco dell'energia si è trasformato da Comitato Onlus a Fondazione Ente Filantropico.

In questo contesto il presidente di Ipsos Italia ha sottolineato come sia importante una maggiore informazione sul fenomeno e su misure per contrastarlo. Anche perché nel 2022, secondo l'ultimo Studio OIPE, a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, la spesa energetica – energia elettrica e riscaldamento – annuale media delle famiglie italiane è aumentata del 32% rispetto al 2021, raggiungendo 1.915 euro, pari ad un incremento di 500 euro rispetto all'anno precedente (2021). Nello specifico, la spesa per energia elettrica e per il gas di rete è cresciuta del 35%, a fronte di una corrispondente crescita dei prezzi del 50% e del 34,7% rispettivamente. Considerando tutte le fonti energetiche per il riscaldamento, la spesa è aumentata del 29% rispetto al 2021.

Lo studio IPSOS. Durante l'assemblea è stata presentata l'indagine realizzata da Ipsos in collaborazione con Banco dell'energia, da cui emerge che l'attenzione verso i consumi energetici resta un tema molto rilevante: il 40% delle famiglie guarda con attenzione anche alle strategie di risparmio sulle bollette e questo nonostante solo un italiano su cinque (22%) dichiari di aver messo in atto consumi improntati all'efficienza.

Il timore di non poter pagare le bollette di luce e gas preoccupa il 16% degli italiani. Una percentuale inferiore a quella del 2022. Se due anni fa era infatti una famiglia su due ad avere una “preoccupazione molto sentita”, oggi parliamo di meno di una famiglia su tre. Per il 58% degli italiani la povertà energetica è un problema che tocca da vicino il nostro Paese. Tuttavia, solo un italiano su cinque (21%) dichiara di possedere una conoscenza approfondita del problema, mentre il 41% ne ha solo sentito parlare. Da qui deriva la difficoltà nel definire l'entità del fenomeno: secondo gli italiani, circa il 20% delle famiglie è attualmente colpito dalla povertà energetica.

«I risultati dello studio tratteggiano l'immagine di un Paese che sta reagendo alle sfide economiche, pur consapevole di dover ancora affrontare un periodo di grandi incertezze. Il fenomeno della povertà energetica rimane un nodo critico, con il quale gli italiani hanno però poca familiarità. È sicuramente importante intensificare gli sforzi formativi per aumentare la consapevolezza di queste tematiche tra i cittadini, rendendoli pienamente consapevoli dell’entità reale del problema e di come individualmente si possa contribuire a fare scelte coerenti con obiettivi personali e collettivi. Sotto questa prospettiva, le Comunità Energetiche Rinnovabili potrebbero rappresentare una soluzione valida e ricca di potenzialità per affrontare anche questo problema, sebbene sia imprescindibile un significativo supporto da parte delle istituzioni e delle aziende per abbattere le attuali barriere percepite», spiega Nando Pagnoncelli.



Alla fine del 2022, secondo l'indicatore utilizzato da OIPE, sussistono 2 milioni di famiglie in condizione di povertà energetica, pari al 7,7% del totale.

Ospite della tavola rotonda voluta dal Banco dell'energia anche la professoressa Paola Valbonesi dell'Osservatorio italiano sulla povertà energetica, che ha sottolineato come alcuni indicatori soggettivi non registrino parte del fenomeno e dando dati molto più ottimistici. «Serve una politica nazionale ed europea che partano dai dati e da una mappatura, per questo quello che stiamo facendo guarda in questa direzioneı» ha detto la professoressa Valbonesi.

Infatti il ​​cambiamento climatico sta portando e porterà sempre di più ad avere meno spese in termini di riscaldamento, ma maggiormente per il condizionamento. A questo “pareggio sostanziale” va aggiunta l'efficienza energetica delle case degli italiani che nonostante i miliardi spesi nei bonus edilizi degli ultimi anni, non ha portato a miglioramenti in termine di abitazioni di persone a basso reddito.

Un tema su cui il governo assicura di voler presidiare con una strategia che sia «Multiforme e diversificata» come sottolinea Lucia Albano, sottosegretaria del Ministero Economia e Finanza che ha partecipato da remoto all'evento

Intanto Fondazione Banco dell'energia ha creato una rete di imprese, associazioni di categoria, organizzazione del Terzo Settore, referenti istituzionali e altri stakeholder che condividono gli stessi valori per sensibilizzare l'opinione pubblica e mettere in campo azioni concrete per fronteggiare questa grave emergenza sociale . Sono infatti oltre 80 i firmatari del Manifesto proposto dal Banco e che si impegnano a rendere accessibili gli strumenti di efficienza energeticaaumentare la consapevolezza sui consumi energetici e sostenere, attraverso l'implementazione di progetti mirati, coloro che si trovano in una condizione di debolezza economica e sociale.

«Il Manifesto 'Insieme per contrastare la povertà energetica' rappresenta la volontà condivisa di creare un modello di solidarietà trasversale, sempre più ampio per progettualità, partecipazione e continuità. Questa sesta Plenaria, che di anno in anno si rafforza, è motivo di orgoglio!, commenta Roberto Tasca, Presidente del Banco dell'energia. Che aggiunge: «Con i progetti già realizzati siamo riusciti a dare sostegno a molte famiglie in difficoltà in tutta Italia e con le nuove iniziative siamo pronti a fare ancora di più nel prossimo anno: attività che spaziano dal sostegno economico alla formazione, rese possibili grazie alla collaborazione di numerose aziende, enti e realtà locali presenti sul territorio nazionale. Per questa ragione accogliamo con gratitudine le 8 nuove realtà che hanno deciso di unirsi ai firmatari del Manifesto. L'incontro di oggi è l'occasione per fare un bilancio dei risultati raggiunti ma anche per confermare il nostro impegno per ridurre le disuguaglianze, a partire da un accesso equo all'energia».

Per questo Banco dell'energia realizzerà 30 nuovi progetti nel 2025 a sostegno di famiglie vulnerabili su tutto il territorio nazionale, per dare seguito agli aiuti forniti alle 700 famiglie indigenti dell'area metropolitana di Cagliari, un destinatario di duemila bombole di gas distribuite dalla Fondazione Domus de Luna. Persone, bambini che ancora nel 2024 vivono in abitazioni, in un capoluogo di regioneche non sono raggiunte dalla rete del gas. Il progetto si chiama “Energia in periferia”, e ha visto il Banco dell'energia, sbarcare nel quartiere di Santa Teresa di Cagliari con 2000 bombole e grazie alla collaborazione con Edison e l'ente sociale Domus de Luna. Eccole le idee ei progetti concreti per contrastare la povertà energetica.





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