L'arte circense contro la dispersione scolastica. Anteprima di “Criature” al “Cinema per la scuola”. INTERVISTA alla regista Cécile Allegra – Orizzonte Scuola Notizie
Posti esauriti e grande emozione per l'anteprima nazionale del film “Criatura” di Cecile Allegra alle giornate del “Cinema per la Scuola” ieri sera a Palermo. Il film vede un cast d'eccezione composto da Marco D'Amore, Marianna Fontana, Maria Esposito, Alessio Gallo, Giuseppe Pirozzi, Antonio Guerra, Ciro Minopoli, Martina Abbate, Catello Buonocore e Antonella Stefanucci e sarà nelle sale dal 5 dicembre con Film Medusa.
Un'opera che racconta la dispersione scolastica di un gruppo di ragazzini di una periferia della provincia di Napoli e delle giornate di Mimmo Sannino, ex docente ora impegnato come educatore di strada nella scuola dei ragazzini. Sannino si inventa una pedagogia circense per riportare questi ragazzi di 13 anni sui banchi di scuola proponendo di fare circo nel suo doposcuola contro la promessa di superare l'esame di terza media.
“Un film che vuole raccontare la lotta quotidiana di tutte le persone che si impegnano contro la dispersione attraverso tutti i mezzi possibili e immaginabili tra cui l'arte”, racconta la regista Cécile Allegra, in un'intervista al nostro giornale. “Un film che cita spesso Rodari dicendo: 'Non perché tutti siano artisti ma perché nessuno sia schiavo'. In questo film il personaggio principale, il maestro Mimmo, legge 'Il Barone Rampante' che è stato il mio libro preferito da piccola.
Questo educatore riesce a mostrare come piano piano si recuperano i ragazzini, uno alla volta, con un lavoro di pazienza e meticolosità, di psicologia e intelligenza umana. Attraverso 'Il Barone rampante' prova a ripristinare il sogno a dei ragazzi che hanno smesso di sognare e immaginare il proprio futuro. E si impunta anche contro un sistema criminale che cerca di recuperare i ragazzi, contro le loro famiglie che li tolgono dalla scuola per mandarli a lavorare per dei mestieri miseri, perché non credono più nel valore della scuola e nel diritto all'istruzione”, continua la regista.
“Io sono figlia di insegnanti e io stessa ho insegnato nelle scuole d'estate ai bambini bocciati, per pagarmi gli studi. Questo film vuole mostrare anche una forma di resistenza necessaria nella difesa della cosa più importante che abbiamo in Italia: la scuola. In generale vuole poter dire che sono i ragazzi attraverso i quali passa tutto e che a quest'età sono fragilissimi. Se non vengono trasmessi loro determinati valori poi è troppo tardi”, continua Allegra.
“Questo branco di ragazzini diventerà quindi un gruppo di clown e tornerà a scuola. È importante fare un cinema popolare perché i ragazzi hanno voglia di andare a vedere un film scegliendolo al posto degli Avengers. Un film che trasmette dei messaggi di speranza, ma al tempo stesso difficili. C'è infatti una forma di eroismo nei ragazzi che riescono a tornare a scuola grazie al lavoro dei tanti docenti sulla dispersione scolastica. Il film racconta di quanto si possa fare quando si collabora e c'è connessione tra le istituzioni scolastiche, il terzo settore, quando tutti riescono a dare un contributo. Io ho fatto 17 anni di coperture di conflitti in tutto il mondo come giornalista di guerra, dal Kashmir all'Afghanistan, al Darfur e alla Libia. Sono esperienze difficili da comunicare che ti insegnano ad avere empatia e rispetto della persona che hai davanti, perché sennò la sua storia non la potrai raccontare. Mi auguro che film come questo possano spingere a stanziare fondi costanti contro la dispersione scolastica e avere politiche veramente integrative”, concludono la regista.
In sala alla proiezione di “Criature” anche il dirigente scolastico dell'ICS “Giuliana Saladino” di Palermo, Giusto Cataniaa cui per il secondo anno è affidata l'organizzazione dell'iniziativa promossa dai Ministri dell'Istruzione e della Cultura in collaborazione con Anec, Associazione nazionale esercenti cinematograficinell'ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola.
“Per noi è una cosa molto importante essere per il secondo anno di seguito organizzatori di questa iniziativa a Palermo”, dadi catanesi. “Speriamo che possano essere delle giornate periodiche. Il cinema non è intrattenimento, il cinema è impegno. E proprio perché è impegno annunciare un connubio fortissimo con la scuola. Perché insieme alla scuola il cinema può costruire un'opzione di trasformazione della società. Questa è la funzione che svolge il cinema e questa è la funzione che svolge la scuola.”
Tra le proiezioni in programma mercoledì 6 novembre alle 9.30 ci sarà il documentario “Giuliana Saladino: Come scrive una donna” di Andrea Zulini, Laura Schimmenti, Gianluca Donati e Marco Battaglia. Un lavoro dedicato alla giornalista palermitana e scrittrice di impegno civile e politicoGiuliana Saladino, a cui è dedicata la scuola nel quartiere Cep a Palermo diretta dal presidente Catania. “Per i 100 anni della nascita di Giuliana Saladino, nel 2025 – conclude il dirigente scolastico – abbiamo costituito un comitato di cui fanno parte donne e uomini del mondo della cultura, giornalisti, scrittori, scrittrici, editori come Marcello Sorgi, Dacia Maraini, Goffredo Fofi, Bianca Stancanelli, Giovanna Fiume e Antonio Sellerio. Realizzeremo con loro una serie di attività durante l'anno: Giuliana Saladino è nata il 16 dicembre del '25.”