“Vlahovic pizza surgelata, Leao non ha fatto il militare e…”: cosa direbbe Brera del calcio di oggi
Gianni Brera, il più famoso giornalista sportivo italiano di semprese ne andava 32 anni fa ma è come se non se ne fosse mai andato. Vive ancora tra le stanze dei giornali in cui ha lavorato, tra cui la Gazzetta. Vive nella letteratura, che ha scritto. Vive nell'immagine, pipa tra le labbra e le dita che scorrono come quelle di un pianista sulla macchina da scrivere. Vive nel suo vocabolario, aulico, ironico e pieno di definizioni e soprannomi che usiamo ancora oggi. Vive così tanto che uno si chiede: ma che direbbe Gianni Brera del calcio di oggi? Una risposta prova a darla il chatbot di Gianni Breracreato da Paolo Brera, direttore esecutivo di dirompenteSstartup milanese che si occupa di l'Intelligenza Artificiale applicata alla produttività delle imprese. “Sono un appassionato di calcio sin da bambino mio – racconta -, e mio padre mi raccontava che ci era puro un grado lontano di parentela con Gianni Brera, visto che anche le mie origini sono del pavese. L'ho sempre reputato una leggenda e ho avuto modo di conoscere anche il figlio, il mio omonimo. Perciò ho realizzato un omaggio a lui grazie alla tecnologia che, nel caso specifico, mi ha permesso di ricreare qualcosa che si avvicina alla sua celebre prosa Dando in pasto all'IA i suoi articoli, l'ho reso in grado di cogliere lo stile e ricrearlo, e più dati le si forniscono più impara e diventa credibile. Alcune delle logiche applicate a questa simulazione sono alla base anche di soluzioni e strategie che si applicano alle aziende, aiutandole a essere più produttive grazie alla realizzazione di agenti che possono aiutare in ogni settore, dalle vendite al marketing, dal servizio ai clienti alla contabilità e così via Incuriositi dall'omaggio, abbiamo voluto fare qualche domanda”.