Germania: Scholz licenzia il ministro delle Finanze Lindner, coalizione in crisi
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Linder. Lo strappo è avvenuto al termine di una giornata di altissima tensione. «Lindner non voleva servire il bene comune ma la sua clientela e il suo partito», ha detto Scholz in conferenza stampa in serata. La decisione, ha aggiunto, è stata presa per «evitare danni al nostro paese». «Troppe volte Lindner ha tradito la mia fiducia», ha affermato, mentre «dopo le elezioni americane abbiamo bisogno di dimostrare di essere affidabili».
Scholz intende chiedere la fiducia in Parlamento a metà gennaio. «Parlerò con il leader della Cdu Merz – ha aggiunto – L'economia non può aspettare le elezioni». Il cancelliere tenta dunque la strada di una riedizione della grande coalizione in un tentativo estremo ma per niente scontato di evitare il voto anticipato che al momento appare l'opzione più probabile.
Socialdemocratici, Liberali (Fdp) e Verdi si sono incontrati mercoledì sera per un ultimo tentativo di trovare un'intesa ed evitare il collasso della coalizione che guida il Paese da tre anni.
Aria di crisi
Il ministro delle Finanze dell'Fdp e quello dell'Economia Robert Habeck (Verdi) sono arrivati nell'ufficio del cancelliere Scholz per cercare un accordo su come chiudere un buco di svariati miliardi di euro nel bilancio e hanno presentato un documento con nuove linee guida di politica economica. Secondo quanto riporta il quotidiano Bild, Lindner avrebbe proposto di tornare al voto all'inizio del 2025 in caso di mancata accettazione del documento da parte dei partiti alleati.
Se i colloqui dovessero fallire, come ormai è evidente dopo il licenziamento di Lindner, la coalizione potrebbe crollare, facendo precipitare la più grande economia europea nell'incertezza proprio mentre Donald Trump si prepara a tornare alla Casa Bianca dopo la netta vittoria alle elezioni presidenziali di martedì.