Israele in guerra, le notizie di oggi: Netanyahu silura il ministro della difesa Gallant, proteste in piazza
Benjamin Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa Yoav Gallant e nomina l'ex ministro degli Esteri Israel Katz. Il ritorno dei rapiti è la missione più importante, dice il neo ministro. 'Mancanza di fiducia reciproca con Gallant', la motivazione di Netanyahu. 'Cacciato perché volevo leva per tutti e inchiesta su 7 ottobre' annuncia l'ormai ex ministro della Difesa. Intanto la polizia ha fatto irruzione nell'ufficio del primo ministro con un'operazione senza precedenti. Lo riferisce Channel 12 affermando che non è ancora chiaro se l'azione, avvenuta sabato sera, sia collegata all'indagine sulla fuga di notizie di intelligence o all'inchiesta di cui si è appresa oggi sui presunti tentativi di falsificare i verbali delle riunioni di gabinetto di guerra. Scontri tra polizia e manifestanti vicino alla casa di Netanyahu. Centinaia scendono in strada a Tel Aviv e Gerusalemme.
Protesta contro Nentanyahu, circa 40 arresti a Tel-Aviv
Circa 40 persone sono state arrestate a Tel Aviv durante le proteste scoppiate nella notte contro l'improvviso licenziamento del ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu. Lo riferisce il quotidiano progressista israeliano Haartez precisando che gli arresti sono avvenuti nei pressi di una delle arterie principali della capitale, quando la polizia è intervenuta per disperdere i manifestanti. L'improvviso licenziamento di Gallant ha spinto migliaia di israeliani in piazza per protestare contro il provvedimento.
Al Jazeera, 8 morti e 9 feriti nel raid israeliano in Cisgiordania
Otto persone sono state uccise e altre nove ferite nelle ultime ore durante il raid delle Forze di difesa israeliane (Idf) a Jenin ea Tubas, in Cisgiordania: lo riferisce l'emittente araba Al Jazeera, citando fonti locali.
Tajani: “Nuovo ministro Esteri Israele molto amico dell'Italia”
Il nuovo ministro degli Esteri di Israele Gideon Saar è “più moderato” del predecessore Israel Katz e “molto amico dell'Italia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Porta a Porta, rispondendo a una domanda sui cambiamenti nel governo israeliano dopo la rimozione del ministro della Difesa Yoav Gallant da parte del premier Benyamin Netanyahu.
Gallant, non ci sarà espiazione per abbandono ostaggi
“Il nostro impegno morale ed etico è il ritorno dei nostri figli e figlie rapiti da Hamas. Non c'è e non ci sarà alcuna espiazione per l'abbandono degli ostaggi”, ha detto questa sera in una dichiarazione ai media Yoav Gallant, dopo essere stato licenziato dal ministro della Difesa dal premier Benyamin Netanyahu. “Sono stato licenziato per tre motivi: Israele deve accettare un accordo per la liberazione degli ostaggi anche lasciando Hamas a Gaza; l'aver chiesto che tutti debbano prestare servizio nell'Idf e difendere Israele (compresi gli ortodossi); l'aver chiesto un 'indagine governativa sul 7 ottobre”, ha aggiunto molto commosso.
Usa, lavoreremo col nuovo ministro della difesa di Israele
Yoav Gallant è stato un “importante partner nella difesa di Israele. Gli Stati Uniti continueranno a lavorare con chiunque sarà il nuovo ministro”. Lo fonti rilasciate della Casa Bianca. Secondo indiscrezioni però, gli Stati Uniti sono stati colti di sorpresa dalla decisione di rimuovere Gallant.
Forum famiglie: “Silurare Gallant affossa accordo ostaggi”
Per le famiglie degli ostaggi in Israele il licenziamento di Gallant rappresenta un altro passo avanti negli “sforzi” per affossare l'accordo sui rapiti. “Il ministro della Difesa è stato il primo a sottolineare il raggiungimento degli obiettivi strategici e l'urgente necessità di tradurre le conquiste militari in una vittoria effettiva sotto forma del ritorno dei rapiti e della fine della guerra nella Striscia”, ha detto il Forum citato da Haaretz. Il gruppo ha invitato il nuovo ministro della Difesa, Israel Katz, “a esprimere iniziativa, in modo chiaro e deciso il suo impegno per l'immediato rilascio di tutti gli ostaggi”.