Llorente, il viaggio a Valencia in incognito con 400 idropulitrici: “È il mio modo di aiutare”
Il calciatore dell'Atletico Mdrid: “Non ho fatto nulla di speciale, di fronte a una tragedia come questa è impossibile restare al margine”
È festa da Madrid alle 5 di mattina, con il padre e un amico. Loro in macchina, seguiti da due furgoni carichi di idropulitrici. La comitiva era diretta a Valencia, per consegnare le macchine che sono molte richieste per cercare di ripulire strade e ambienti invasi dal fango portato dalla Danala tragedia metereologica che ha travolto la Comunitat Valenciana una settimana fa.
IL PERMESSO
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Un viaggio che non voleva essere pubblico ma totalmente privato, un gesto di solidarietà senza alcuna ricerca di pubblicità. Ma a Valencia Marcos Llorente è stato riconosciuto da un giornalista di Relevo, media digitale spagnolo, che ha raccontato la storia. Il calciatore dell'Atletico ha chiesto e ottenuto un permesso speciale del clubche stasera è impegnato al Parco dei Principi col Psg in Champions. Marcos è sfortunato, e si è preso un giorno off per andare a Valencia: nel pomeriggio è già ripartito per Madrid.
LA DONAZIONE
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Le idropulitrici della Karcher scelte da Llorente costano 460 euro l'una, e lui ne ha consegnate 400, che saranno smistate a chi ne ha bisogno. “Non sto facendo niente di speciale – ha detto Marcos – ognuno fa ciò che può e questo è il mio modo di rendermi utile. Di fronte a una tragedia come questa è impossibile restare al margine. Tutti nel Paese si stanno impegnando tantissimo, e noi calciatori siamo cittadini come gli altri che danno una mano. L'idea è aiutare per ciò che possiamo fare”.
TANTI ALTRI
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Il gesto di Llorente è solo l'ultimo da parte del mondo del calcio. Nei giorni scorsi da Pamplona sono partiti prima l'allenatore Vicente Moreno e poi il calciatore Ruben Garcia, tesserati dell'Osasuna di origini valenciane, per andare a dare una mano a spalare e pulire. Il Mister è tornato a Pamplona, il giocatore ha ottenuto dal club qualche giorno di permesso in più e ha saltato la sfida di Copa del Rey.
SIAMO MERCANZIA
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E poi ovviamente quelli che sono in zona, gente del Levante come Vicente Iborra che con tutta la sua famiglia è andato a Paiporta, punto nevralgico della tragedia, del Villarreal come Dani Parejo che è stato a Sedavì sabato scorso, oi tanti del Valencia come Pepelu , Gayá, Hugo Duro, Rafa Mir, Mosquera. “Siamo merce nel mondo del calcio” ha detto Iborra lamentandosi per la mancata sospensione completa della scorsa giornata di Liga. E il capitano del Sottomarino Giallo: “È come essere in guerra, noi calciatori non viviamo in una bolla”. Poi ovviamente ci sono la raccolta di fondi e di materiale utile, in tutte le squadre di Spagna. Marcos Llorente ha voluto fare qualcosa in più.
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