Nel centenario della morte dello scrittore: “L’amore secondo Kafka” dal 31 ottobre al cinema, anche per le scuole di tutta Italia – Orizzonte Scuola Notizie
In occasione del centenario della morte dello scrittore Franz Kafkatra le figure più incisive della letteratura del XX secolo, L'AMORE SECONDO KAFKA (La gloria della vita). Il filmoffre uno sguardo intimo e profondo sull'ultimo anno di vita di uno dei più grandi e carismatici scrittori del Novecento, esplorando il suo amore appassionato per Dora Diamant.
razie all'amore, l'ultimo anno di vita di Franz Kafka diventa il più felice. Fino a quel momento, non aveva mai conosciuto l'intimità, bloccato dalla tubercolosi e da una famiglia oppressiva. L'incontro con Dora Diamant, una donna saggia e vivace, cambia tutto: lei lo accetta per quello che è, e lui fa lo stesso con lei. Si incontrano nel 1923 sulla costa del Mar Baltico, dove lui si sta riprendendo e lei lavora in un centro sociale ebraico. Decidono di trasferirsi a Berlino, e quando la salute di Franz peggiora, si spostano in un sanatorio in Austria. Un anno dopo, Franz muore, ma il ricordo del loro amore resterà con Dora per sempre.
TRAILER DEL FILM: https://youtu.be/dVYCaZ8x2Z0
IL SENSO DEL FILM
Lo schermo si illumina, e ci immergiamo nell'intensa storia di uno dei più grandi scrittori del Novecento. L'amore secondo Kafka – La gloria della vita ci offre uno sguardo intimo sull'ultimo anno di Kafka e il suo profondo legame con Dora Diamant. In un contesto di crisi, il film esplora come il loro amore superi le differenze, rivelando un Kafka umano e vulnerabile. Diretto da Georg Maas e Judith Kaufmann, il film celebra l'amore e la scrittura, invitando ogni spettatore a lasciarsi emozionare dal lato più intimo di un genio letterario che trova pace e serenità solo alla fine della sua vita.
FOCUS PER “ORIZZONTE SCUOLA”
Considerato l'alto valore storico, culturale, pedagogico del film, sarà possibile organizzare matinée scolastiche nei cinema di tutta Italia con biglietto ridotto per gli studenti per le Scuole Secondarie di Primo e di Secondo Grado.
Le matinée potranno essere organizzate sia con la versione doppiata in italiano, che in quella originale in tedesca con sottotitoli in italiano.
La visione del film può favorire nelle classi approfondimenti e dibattiti su molti temi:
- Storia della letteratura mitteleuropea tra Ottocento e Novecento
- La biografia di un grande scrittore-ragazzo, scomparso a soli 40 anni, che ha dato corpo alle tensioni interiori dei giovani.
- Il rapporto intergenerazionale tra genitori e figli, tema ricorrente degli scritti di Kafka, soprattutto nella “Lettera al padre”
- L'educazione alla scrittura come mezzo di auto-terapia.
- L'importanza della creatività, delle emozioni, dei sentimenti, della consapevolezza della propria corporeità.
- La centralità dei rapporti affettivi di amore e di amicizia per l'equilibrio e lo sviluppo personale.
- Il rapporto con la malattia e la cura in caso di necessità.
- La pluralità di pensiero e di espressione in opposizione a ogni dittatura politica e ideologica, anche nell'ambito familiare.
Per ulteriori informazioni consultare il sito:
Ulteriori approfondimenti a disposizione di Orizzonte Scuola:
Scheda Didattica Sintetica
Tema del film: La vita e gli ultimi anni dello scrittore boemo, di lingua tedesca, Franz Kafka.
Ambientazione: Europa degli anni '2 del '900, con particolare attenzione a Berlino e Praga.
Argomenti principali del film:
- Relazioni personali e amore: La sceneggiatura esplora il profondo rapporto tra Kafka e Dora Diamant, figura centrale per la sua vita negli ultimi anni. Dora rappresenta per Kafka non solo un amore sincero, ma anche una fonte di coraggio e supporto nei momenti di malattia e di insicurezza. Questa relazione permette una riflessione sugli affetti come fonte di stabilità per Kafka, autore spesso definito come distante e introspettivo. Gli studenti possono qui esplorare la difficoltà di Kafka di bilanciare le relazioni personali con le proprie ansie e insicurezze, che si riflettono in molti suoi scritti.
- La malattia e la fragilità: Kafka soffre di tubercolosi, malattia che incide sulla sua scrittura e sul suo modo di percepire la vita, rendendo la morte una presenza costante. Questo tema della fragilità si collega anche alla sua visione pessimistica dell'esistenza, dove il corpo stesso diventa un simbolo di oppressione e debolezza. In Lettera al padre e dentro La metamorfosiKafka descrive il corpo come luogo di conflitto, simbolo di alienazione e sofferenza. Gli studenti possono considerare come Kafka trasmetta una visione di sé frammentata e vulnerabile, influenzata dal contesto sociale e dalle difficoltà personali.
- Rapporto conflittuale con la famiglia: Kafka ha un rapporto complesso con il padre, un uomo autoritario che rappresenta per lui l'ordine sociale e le imposizioni della società. In Lettera al padreKafka descrive il padre come una figura minacciosa e oppressiva, sottolineando come la sua autorità abbia limitato la sua libertà e autostima. Questo conflitto è un tema chiave nel film e nella sua vita, e può servire agli studenti per esplorare come le dinamiche familiari influenzano profondamente la psiche e l'opera di Kafka, riflettendo temi di ribellione e alienazione.
- Vocazione e creatività letteraria: Kafka vive la scrittura come una necessità, ma anche come una lotta continua. Le sue opere, tra cui Il processo e Il castellosono caratterizzate da uno stile visionario e da una trama che spesso non giunge a una vera conclusione, riflettendo la sua visione della realtà come indecifrabile e senza scopo. Gli studenti possono qui esplorare l'importanza del non-finito nella sua opera, un tratto che rivela l'incertezza e la ricerca costante di significato. La sceneggiatura accenna anche alla relazione di Kafka con Max Brod, che ha deciso di pubblicare le sue opere, salvandole dalla distruzione come richiesto dallo stesso Kafka, e regalando alla letteratura mondiale un autore straordinario.
- Filosofia di vita: Kafka ritiene che “la gloria della vita” risieda nelle piccole cose, nei momenti di quiete e nelle gioie semplici, spesso invisibili. Questo pensiero si intreccia con la sua filosofia esistenzialista e con la convinzione che la vita sia complessa e misteriosa. Il racconto della Metamorfosiin cui il protagonista Gregor Samsa si sveglia trasformato in un insetto, simboleggia la sua visione di un'esistenza segnata dall'angoscia e dall'incomprensione, mentre altri racconti vengono Nella colonia penale enfatizzano la crudeltà e l'indifferenza della società verso l'individuo.
KAFKA E L'ITALIA
Kafka ha avuto un legame speciale con l'Italia, dove si recò quattro volte tra il 1909 e il 1920, spinto dalla necessità di curare la tubercolosi e dal desiderio di esplorare il Paese. Tra le sue tappe preferite, il Nord Italia e, in particolare, Riva del Garda, dove soggiornò per motivi di salute nel 1909 con l'amico Max Brod. In questo primo viaggio, scrisse il reportage “Die Airplane in Brescia” su un circuito aereo a Montichiari. Tornò poi nel 1911, visitando il Lago di Como, e nel 1913, toccando Venezia e Verona. Nel 1920 fu a Merano per una lunga convalescenza. Nonostante la malattia limitasse i suoi spostamenti, Kafka espresse sempre un grande interesse per la cultura italiana. L'Italia è stata anche uno dei primi Paesi a tradurre le sue opere, consolidando il mito di Kafka nell'immaginario culturale italiano.
“Per organizzare una proiezione contattare Carlo Petruni (+39 338 471 9445 [email protected])”