Istruzione

Sostegno, dialogo aperto tra Ministero e insegnanti. INTERVISTA a Alessio Golia (Comitato Docenti di Sostegno): “Stabilizzazione e continuità didattica al centro delle nostre richieste” – Orizzonte Scuola Notizie


Il Comitato Docenti di Sostegno ha incontrato i rappresentanti del Ministero dell'Istruzione e del Merito per discutere le principali problematiche legate al sostegno.

L'incontro, definito “un traguardo senza precedenti” dal Comitato, ha aperto un dialogo costruttivo su temi cruciali come la stabilizzazione dei docenti, la continuità didattica e la gestione delle graduatorie. Alcuni punti, come la necessità di una programmazione regionale degli specializzati per far fronte alla saturazione delle graduatorie in diverse aree del Paese, hanno trovato immediato riscontro. Altri, come la revisione dell'algoritmo di assegnazione e l'introduzione di un sistema contributivo per la formazione, richiedono ulteriore approfondimento.

UN Orizzonte Scuola interviene Alessio Goliaportavoce del Comitato Docenti di Sostegno.

Quali sono i principali risultati ottenuti dall'incontro con il Ministero? Quali punti sono stati accolti positivamente e quali invece hanno incontrato resistenza?

“I risultati ottenuti sono rilevanti rispetto alle attuali possibilità operative: l'essere stati accolti e ascoltati direttamente dalla delegazione ministeriale, la consegna e l'analisi in sede ministeriale di un documento programmatico, nonché la prospettiva di un riscontro puntuale sui vari punti presentati, rappresentano un traguardo senza precedenti. Tra i punti che sembrano aver suscitato maggiore interesse da parte ministeriale si evidenzia la problematica relativa alla saturazione delle disponibilità degli Adss in molte regioni italiane, con la conseguente necessità di una programmazione regionale degli specializzati. Tuttavia, le nostre proposte di revisione dell'algoritmo di assegnazione, l'introduzione di un sistema contributivo per la formazione basata sui titoli e la possibilità di inserire i docenti “Esteri” in posizioni successive sembrano aver incontrato reazioni di cautela. Questa è, ovviamente, una mia interpretazione delle risposte ricevute”

La proroga delle assunzioni da graduatorie da I fascia sostegno fino al 2025 rappresenta una vittoria. Ritiene che questa misura sia sufficiente per affrontare la grave carenza di docenti di sostegno? Quali ulteriori passi sono necessari per garantire la continuità didattica?

«La proroga delle assunzioni a tempo indeterminato mediante strumenti alternativi ai soli concorsi pubblici appare necessaria in un contesto normativo in cui l'Unione Europea impone la stabilizzazione dopo 36 mesi di servizio. Tale misura, però, dovrebbe essere ampliata sulla base delle esigenze professionali che riguardano non solo il rapporto con la pubblica amministrazione, ma anche con le classi e con gli alunni con disabilità. La continuità didattica non può essere determinata dalla sola scelta delle famiglie, poiché, come ribadito in sede ministeriale, tale criterio potrebbe rappresentare un'arma a doppio taglio. Infatti, oltre a sollevare questioni di incostituzionalità, consentirebbe a soggetti non vincolati da contratto e privi di competenze tecniche di influenzare l'operato di professionisti qualificati e specializzati nel supporto agli alunni con disabilità. La continuità didattica, come già espressa, può essere concretamente realizzata solo tramite la stabilizzazione dei docenti specializzati”.

Il Ministero si è dimostrato sensibile alla saturazione delle graduatorie nella scuola secondaria di secondo grado. Quali proposte concrete sono state avanzate per risolvere questa problematica?

“Proponiamo una pianificazione regionale mirata degli specializzati in relazione alle esigenze del territorio. Riteniamo altresì necessario bloccare i prossimi cicli di TFA per il sostegno negli ambiti in cui si riscontra saturazione (Adss), poiché molte province ne sono già interessate, e prevediamo che il IX ciclo attualmente in corso possa risolvere il deficit di docenti nel Nord Italia, più volte sottolineato dal nostro Ministro. Infine, proponiamo la stipula di contratti pluriennali per gli specializzati in prima fascia, al fine di agevolare il processo di stabilizzazione”.

La questione dei corsi INDIRE e il rischio di un aumento dei docenti precari ha generato preoccupazione. Quali garanzie avete ricevuto dal Ministero in merito a questa delicata questione?

“L'unica certezza è che si sta sviluppando una maggiore sensibilità verso quei docenti in graduatoria attualmente inoccupati, che rischierebbero di essere esclusi per anni dalle opportunità di impiego. I “corsi light” sembrano infatti concepiti per quei docenti con tre anni di servizio, ma privi di specializzazione, rischiando di penalizzare i professionisti già in laurea”.

Quali sono le prossime azioni che il Comitato intende intraprendere per raggiungere l'obiettivo di una scuola pienamente inclusiva e la valorizzazione dei docenti specializzati?

“Gli obiettivi futuri del Comitato Docenti Sostegno consistono nel proseguire la nostra agenda programmatica, già seguita nel 2024, con un rafforzamento della concertazione con il Ministero. Riteniamo che le nostre istanze per l'occupazione e la stabilizzazione siano non solo valide, ma anche attuabili: è necessario l'impegno e la responsabilità politica da parte dei decisori, in collaborazione con la commissione cultura del Parlamento”.



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