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City ko a Brighton, ora per Pep è crisi vera. Il Liverpool vince e va in fuga: +5


I Citizens perdono la quarta partita di fila, non era mai successo nell'era Guardiola. I Reds battono l'Aston Villa 2-0 e volano.Al Fulham il derby di Londra in casa del Crystal Palace, pari del Wets Ham con l'Everton

dal nostro corrispondente Davide Chinellato

9 novembre 2024 (modifica alle 23:24) -LONDRA

Il Liverpool è in fuga, alla sosta di novembre a +5 sul Manchester City che per la prima volta con Pep Guardiola perde 4 partite di fila (e per il tecnico è la prima volta in carriera). Sono i verdetti più importanti del sabato dell'11ª giornata di Premier League (qui la classifica).

Brighton-Manchester City 2-1

Mai visto prima. Mai il Manchester City con Pep Guardiola in panchina aveva perso 4 partite di fila. La numero 4 di una serie cominciata in Carabao Cup contro il Tottenham, proseguita col Bournemouth in Premier e poi col disastro di martedì in Champions in casa dello Sporting, arriva a Brighton, dove i gabbiani cancellano nella ripresa il gol di Haaland e si prendono una vittoria bella in rimonta dando un altro schiaffo ai campioni. Guardiola a Lisbona aveva negato che la squadra fosse in un “periodo buio”, come aveva invece sottolineato Bernardo Silva, ma il City continua a sbandare, a non sembrare la squadra di fenomeni diventata una delle migliori del mondo. A Brighton ha giocato un primo tempo dominante, non concedendo nemmeno un tiro in porta agli avversari, affondando con la rabbia di Haaland al 23' (gol numero 12 in 11 partite di campionato) e avvicinando più volte il raddoppio. Quello assomigliava al vero City.

alla deriva

Quello della ripresa, invece, alla squadra che ha perso la rotta e sta andando lentamente alla deriva degli ultimi 10 giorni: il Brighton è stato bravissimo a reagire, a trovare i cambi giusti (in gol due subentrati, ma quello che ha veramente cambiato la partita è stato Baleba) per approfittare delle debolizze degli avversari, ma il City ha cominciato a imbarcare acqua, a lasciare fare gli avversari ea non pungere più. Il pari di João Pedro al 78' è meritato e conseguenza della testardaggine in area del brasiliano. Il ribaltone che Matt O'Riley, al debutto in Premier coi gabbiani dopo aver iniziato la stagione ai box per infortunio, firma 5' è quello che fa esplodere l'Amex Stadium e porta il City in acque agitate in cui mai aveva navigato con Pep . O nell'era degli sceicchi, visto che l'ultima volta con 4 sconfitte di fila è addirittura di 18 anni fa. Il City resterà secondo in classifica qualsiasi cosa succeda nelle partite di domani, ma Guardiola va alla sosta di novembre con problemi che non sapeva nemmeno di avere, con una squadra stanca, massacrata dal calendario e dagli infortuni che per la prima volta nell'era Pep hanno mostrato quanto la rosa corta non paghi se hai la prospettiva di giocare 70 partite l'anno. Per il Brighton, che vendita a 19 punti, è la vittoria che conferma la bontà del lavoro svolto con Hürzeler.

Liverpool-Aston Villa 2-0

L'allungo è lanciato. Anfield festeggia la 15ª vittoria in 17 partite con Arne Slot, il nuovo eroe della panchina osannato come Mo Salah, quello che in campo trasforma in gol e assist (10 e 10 in 17 partite nelle due categorie per l'egiziano che sembra più in forma che mai) tutto quello che il tecnico olandese predica in spogliatoio. Il Liverpool si conquista con merito la prima fuga della Premier 2024-25, 5 punti di vantaggio sul Manchester City e lo scontro diretto del primo dicembre in casa per confermare di essere una squadra da titolo, anche se i Reds per ora preferiscono concentrarsi su altro . La vittoria sull'Aston Villa, che cade per la quarta partita di fila in tutte le gare e adesso ha 10 punti da guadagnare in classifica sul Liverpool, è assolutamente meritata. La firma Salah, che sforna il contropiede di prepotenza con cui Darwin Nuñez al 20' firma l'1-0 e poi nel finale chiudendo in prima persona l'ennesima ripartenza, l'arma con cui i Reds hanno steso l'Aston Villa. Il Liverpool di Slot non sarà perfetto ma è la squadra che finora in Premier ci va più vicino: può permettersi di perdere un pezzo fondamentale come Alexander-Arnold e non risentirne, di mettere in crisi i Villans che per la prima volta in stagione sembrano risentire del doppio impegno campionato-Champions giocando una partita attenta e confermando di poter vincere in tanti modi diversi. Il trionfo festeggiato con Anfield che canta a squarciagola è assolutamente meritato, come gli elogi che il pubblico di Liverpool riserva a Slot: si vede chiara la sua mano dietro questa esplosione, la sua capacità di lavorare su quello che c'era da migliorare, stravolgendola senza farlo vedere, di una squadra che ha ereditato già molto forte. Questo Liverpool sembra sempre più da corsa, ma è stato decisamente troppo per l'Aston Villa. Deragliata dai suoi stessi errori (il contropiede dell'1-0 nasce da corner in attacco, come l'occasione che Nuñez poco dopo spreca per il raddoppio), la squadra di Emery per tutta la partita fa troppo poco per riprendersi. Una settimana fa era prima in Champions e nell'élite della Premier, ora va alla sosta con tanti dubbi e tante insicurezze che solo le sconfitte sanno osare. Slot nella pausa dovrà capire in cosa il suo Liverpool può ancora crescere, Emery perché quello che ha reso l'Aston Villa speciale fin qui d'improvviso non funziona più.

LE ALTRE

Il Fulham vince 2-0 il derby di Londra in casa del Crystal Palace e si affaccia nei quartieri altissimi della classifica, toccando quota 18 come Chelsea e Arsenal che si sfidano domani in un altro derby della capitale, a Stamford Bridge. Palazzo fermo a 7 punti. Piccolo passo avanti del West Ham, che pareggia 0-0 con l'Everton: Hammers a quota 12 con Lopetegui che resta in discussione, Toffees a 10 e alla terza gara di fila senza successi. Il Brentford ringrazia una doppietta di Wissa per il 3-2 al Bournemouth, ko dopo 3 risultati utili e fermo a 15 punti, uno meno delle Bees. Il Wolverhampton toglie lo zero dalla voce “vittorie” stendendo 2-0 in casa il Southampton, ora ultimo con 4 punti. L'unica squadra ancora senza successi resta l'Ipswich, ospite domani del Tottenham





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