Mattarella a Pechino: “Necessario riequilibrio nei rapporti commerciali tra Italia e Cina”
“Ieri abbiamo registrato con il presidente Xi piena sintonia e convergenza di valutazioni”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando a Pechino il presidente dell'Assemblea nazionale del popolo Zhao Leji. “C'è una crescita di volontà di collaborazione reciproca. Un rapporto antico che – ha aggiunto il capo dello Stato – trova oggi una declinazione attuale piena e collaborativa sul piano politico e sulla visione internazionale per quanto riguarda la volontà di pace, del multilateralismo, di apertura nelle relazioni economiche Per questa visita per me è molto importante”.
A conferma di queste parole, Mattarella ha ricordato che la sua visita segue solo di pochi mesi quella della premier Giorgia Meloni: “Ed è del tutto inconsueto una così ravvicinata presenza dei massimi vertici del nostro Paese. Questo manifesta quanto sia importante per noi sviluppare sempre più i rapporti con la Cina”.
Visione confermata poi dal premier cinese Li Qiang: “Nell'arco di oltre tre mesi la premier Meloni e il signor presidente hanno effettuato rispettivamente due visite in Cina a dimostrazione di una grande attenzione e una volontà attiva italiana di approfondire ulteriormente delle reazioni tra Cina e Cina. Italia che sono molto apprezzate dalla Cina”, ha detto Li Qiang incontrando Mattarella. “Il Presidente Mattarella è uno statista di grande reputazione in Italia e un amico di vecchia data del popolo cinese. Presta da sempre attenzione e sostegno alla causa dell'amicizia tra Cina e Italia e ha dato contributi importanti alla promozione dello sviluppo delle relazioni bilaterali” , ha aggiunto.
A questo proposito, il Capo dello Stato ha sottolineato con il premier cinese l'esigenza di un riequilibrio nei rapporti commerciali: “Abbiamo un interscambio che nell'arco di sei anni, dal 2016 al 2022, si è raddoppiato passando da 38 miliardi a 74 miliardi nel 2022”, ha ricordato Mattarella, “con due osservazioni: la prima che è ancora al di sotto del potenziale e quindi la volontà di aumentare il flusso commerciale l'altra è l'esigenza di un riequilibrio nello sviluppo dei rapporti commerciali di importazione-esportazione. Così come per gli investimenti, noi abbiamo molto a cuore quelli cinesi in Italia e incoraggiamo gli italiani in Cina che sono cresciuti in maniera molto veloce, sono arrivati a 15 miliardi nel 2023. Auspichiamo che anche quelli cinesi possano crescere velocemente e anche questi sono al di sotto del potenziale possibile”. Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella incontrando a Pechino il premier Li Qiang.
Con il Presidente della Repubblica c'è anche il ministro degli Esteri Tajani, che si è mostrato ottimista in merito ai negoziati sui dazi Ue sulle e-car made in China. Tajani ha detto di aver trattato il tema con le controparti. “Si va nella direzione giusta, quella che abbiamo auspicato”, ha aggiunto. L'ipotesi di compromesso potrebbe essere quella di “trovare un prezzo minimo e uno massimo”.