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Ricci ha vinto il derby in azzurro: ora dirige il Toro verso il rilancio


Il regista è fondamentale nei piani granata. La chiamata di Spalletti arrivata ieri conferma il sorpasso: nell'Italia ha preso il posto di Locatelli

dal nostro inviato Mario Pagliara

9 novembre – 10:02 -TORINO

Dalle sue parti, il derby è già cominciato. E Samuele Ricci da Pisa ha già messo una bandierina bella in alto. Perché il piccolo principe del Toro è stato riconfermato (e richiamato), ieri, dal commissario tecnico Luciano Spalletti per le prossime sfide della Nations League contro la Francia e contro il Belgio. Ricci c'è, lo juventino Locatelli invece no. Questione di scelte (tecniche) del città, ma il dato è in fin dei conti chiaro: in azzurro Ricci si è preso proprio il posto di Locatelli. Chiavi in ​​mano al regista affinato e svezzato al Filadelfia, dove tra l'altro si allenava ieri pomeriggio mentre da Roma si ufficializzavano i convocati. Questa potrà diventare sempre più una Nazionale che ruoti intorno a lui, intanto – da un pezzo – lo è il Toro di Paolo Vanoli.

Garanzia

Un Toro protagonista, in serata, nel derby della Mole passerà necessariamente attraverso una grande notte di Samuele Ricci. L'apostrofo azzurro sulla sua stagione, finora davvero molto convincente, è una soddisfazione che riempie di orgoglio lui, il papà Alessandro, la mamma Laura, tutta la famiglia e naturalmente il Toro che in questo ragazzo dal talento puro ci ha creduto fortissimamente andando a prenderlo ad Empoli nel gennaio del 2022. Si racconta che nella grandi serate si riconosce, anche da lontano, il talento dei grandi calciatori. L'adagio può valere alla perfezione per Samu, il pianista – e alle volte anche il chitarrista – dei granata, per via delle sue passioni musicali. Di certo, il cervello della squadra di Vanoli, l'uomo di assoluta garanzia nel progetto tecnico del Toro. Ricci non è stato finora solo il calciatore più impiegato da Vanoli (undici presenze in undici giornate: l'unico. E domani saranno dodici), ma è stato anche quello che ha sempre tenuto dritta la navigazione del rendimento. Anche quando, di recente, intorno a lui alcuni compagni hanno steccato. E qualcosa ha cominciato a non funzionare come filava nel primo mese di campionato.

Direzione

Samuele ha già navigato, in questi anni, attraverso diverse stracittadine torinesi. Ma questa è diversa, e vale molto di più. Perché se nel passato nella squadra vi erano altre figure riconosciute come leader, adesso ruolo e testimone sono passati nelle sue mani in maniera naturale. Tecnicamente, non ci sono dubbi che Ricci abbia una leadership consacrata nel Torino. Il derby che andrà in scena tra qualche ora allo Stadium racconterà se avrà aggiunto anche le altre qualità per guadagnare una leadership piena in un grande stadio, in casa della Juventus e in un appuntamento che è già ad alta sensibilità per il cammino dei granata.

Triangolo

Dopo più di un mese, Vanoli potrà schierare Ivan Ilic dal primo minuto. Contestualmente partirà titolare anche Nikola Vlasic. Riepilogando: nella stessa partita, il Toro potrà poggiarsi dal primo minuto su Ricci, Ilic e Vlasic (seppur schierato qualche metro più avanti per dare supporto a Sanabria in attacco). Per la prima volta in questo campionato si verrà a creare quel triangolo a centrocampo costruito sui piedi buoni e sulla qualità. È sempre stata questa la traccia lungo la quale è stato immaginato e pensato il progetto tecnico dei granata in estate. Un po' di infortuni di mezzo, prima quello di Vlasic e poi quello di Ilic, ne hanno rallentato l'esecuzione. Adesso c'è, arricchito anche dal dinamismo di Linetty. Sarà il contesto ideale per Ricci per far brillare la sua classe. Il piccolo principe sta per prendere per mano il Toro. E la grande notte è ormai alle porte.





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